Dire, fare, sognare. Riconoscimento alla cultura del cibo e del vino in Emilia Romagna

cattL’enogastronomia di qualità dell’Emilia Romagna è fatta di voci, volti, manualità, prodotti. In una parola, di racconti. Andrea Grignaffini, Elsa Mazzolini e Alessandra Meldolesi, ovvero tre tra le più qualificate firme del giornalismo del cibo e del vino, di narrazioni ne hanno scelte quattro. Un quartetto di nomi e di storie, quattro modi di essere protagonisti, dalle “piccole patrie” dell’Emilia Romagna ai palcoscenici nazionali. Tradotto in nomi e cognomi: il massimo storico della cucina italiana, membro del comitato scientifico di Casa Artusi Alberto Capatti; uno dei padri della cucina molecolare Ettore Bocchia, il curatore della guida Slow Wine Fabio Giavedoni, la giornalista Wilma Galluzzi.
Il palcoscenico di queste narrazioni è la terza edizione del riconoscimento “Dire Fare Sognare”: non un semplice premio tra i tanti, bensì il tributo a un territorio popolato di personaggi che hanno fatto della cultura del cibo e del vino il loro tratto distintivo. Quel tratto che rende unica l’Emilia Romagna: nel linguaggio (“Dire”), nella manualità (“Fare”) e nell’essere un popolo che sa vedere oltre (“Sognatore”). In questa narrazione, un fondamentale capitolo in Emilia Romagna lo scrive Partesa, il partner ideale in questo racconto, sostenitrice di questa iniziativa sin dalla nascita, che quest’anno vivrà il suo apice lunedì 9 giugno a partire dalle ore 10,30 al Teatro Snaporaz a Cattolica.Due i momenti di “Dire Fare Sognare”: il riconoscimento che premia il lavoro di un operatore di ogni provincia emiliano romagnola, da Piacenza a Rimini, scelto tra ristoratori, baristi, enotecari e torrefattori; il riconoscimento a quattro personalità che con modalità diverse si sono distinte nella promozione della cultura enogastronomica.
“Giuria qualificata, quattro personalità di primo piano dell’enogastronomia regionale a cui se ne aggiungono altre dieci in rappresentanza di ogni provincia, sono gli ingredienti di questa iniziativa che da sempre Partesa sostiene – spiega Alessandro Rossi di Partesa – Ambasciatrice enoica nelle sue migliori espressioni, Partesa è un punto di incontro tra chi il vino lo produce e chi lo fa bere. Un’impresa iniziata nel 1998, oggi evoluta in un progetto culturale rivolto ai protagonisti del panorama enogastronomico dell’Emilia Romagna che si ritrovano in Dire Fare Sognare”.