TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO TEATRO CIVILE ANTICONTRAFFAZIONE IN SCENA A BOLOGNA

tizVa in scena per la prima volta a Bologna, dopo il successo raccolto in circa 40 repliche nelle principali città italiane (tra cui Milano, Venezia, Firenze, Roma e Napoli), TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO – primo spettacolo di teatro civile anticontraffazione, interpretato da Tiziana Di Masi.
La rappresentazione si terrà martedì 17 giugno alle ore 20.30 al teatro del Centro Sociale Montanari (via di Saliceto 3/21). Ingresso gratuito fino a esaurimento posti. La serata è organizzata da Comune di Bologna, assessorato alla Sicurezza e alla Legalità, in collaborazione con Regione Emilia Romagna, Cgil, Cisl, Uil, Unindustria Bologna, Confcommercio provincia di Bologna, Cna, Confartigianato, Confersercenti e Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura di Bologna.
Tiziana Di Masi, tuttora in scena con Mafie in pentola. Libera Terra, il sapore di una sfida (oltre 150 repliche in tre anni), indaga per la prima volta, con il suo teatro civile e d’impegno sociale, il business della contraffazione a 360 gradi, gli ambiti in cui il “falso” prospera (agroalimentare, moda, farmaceutica, meccanica, audio/video ecc) e assicura utili alle mafie che lo gestiscono. Continua a leggere “TUTTO QUELLO CHE STO PER DIRVI È FALSO TEATRO CIVILE ANTICONTRAFFAZIONE IN SCENA A BOLOGNA”

IL TECHNOBOHEMIAN DI JOHN MALKOVICH PARLA ITALIANO

Ramilli_MalkovichRepubblica dello scorso 14 giugno dedica RCLUB, il contenitore culturale del sabato, all’eclettico attore hollywoodiano John Malkovich: l’ultimo dandy. Una passione, quella della moda, coltivata dall’attore con la sua attività di stilista. “Dieci anni fa” scrive il quotidiano “Malkovich ha lanciato la sua prima collezione di vestiti, Uncle Kimono, e dal 2010 firma la collezione Technobohemian, nome ispirato da un romanzo italiano e che sintetizza il suo approccio alla vita: nomade e connesso.”

Autore del romanzo in cui l’attore ha scovato l’affascinante definizione di Technobohemian è Simone Ramilli, scrittore bolognese con all’attivo diverse pubblicazioni in ambito scientifico: Roqk, la vera storia del movimento Technobohemian è il titolo del suo primo romanzo appena concluso dopo una lunga revisione e ancora inedito. Roqk narra le incredibili vicende del fantomatico Movimento Technobohemian, variopinto drappello di artisti dell’arte di vivere ed aspiranti rivoluzionari. Una prima bozza del romanzo finì sulla scrivania di Nan Graham, editor della Simon & Schuster, una delle più grandi case editrici statunitensi, che definì Roqk un libro singolare, tra Paolo Coelho e Kurt Vonnegut, con grandi intuizioni sul ruolo della paura e su molti altri temi, dal cambiamento climatico alla religione cattolica. L’editor trovò il romanzo avvincente, ma segnalò alcuni difetti di scrittura e struttura che hanno spinto lo scrittore a rivedere il testo terminandolo di recente, un po’ in ritardo rispetto all’impeto e alla velocità di John Malkovich a cogliere l’attualità dell’idea. Così Malkovich scrive nel suo sito: “Sono stato ispirato dalla figura di un bohemian del nuovo millennio. Ho pensato che fosse necessario aggiornare la figura del bohemian ma non in modo tradizionale. Era necessario farne una figura cosmopolita, calata nel presente, pienamente integrata nel mondo tecnologico in cui viviamo”. Nel Technobohemian Malkovich ha trovato corrispondenza con i suoi intenti creativi e la sua personale visione dell’uomo degli anni Zero: nomade ma tecnologico, aperto al futuro, gentleman e anticonformista. A dimostrazione ancora una volta che la creatività Made in Italy è capace di grandi suggestioni. Continua a leggere “IL TECHNOBOHEMIAN DI JOHN MALKOVICH PARLA ITALIANO”

UN BORGO MAGICO RISCOPERTO

9736747426_61b7ebd2e2Ancora una volta ci vogliono gli “stranieri” per riscoprire e dare nuova vita ad uno dei nostri patrimoni naturalistici e storici. È accaduto (l’inaugurazione il 7 giurno scorso) fra le colline fiorentine, dove, a 250 mt dal livello del mare, si trova una terrazza naturale che si affaccia sulla Valdelsa. E’ il Borgo medievale di Castelfalfi, comune di Montaione, “tre volte più grande del Principato di Monaco con oltre mille ettari di terreno” – come spiega Stefan Neuhaus l’amministratore delegato della TUI, nuova proprietaria dell’intera struttura – oggi denominata Tenuta Toscana Resort Castelfalfi. “Noi vogliamo offrire una toscana vera – prosegue Neuhaus – e non disneyland. Per noi è un progetto unico, una sfida acquistare una tenuta per una clientela internazionale dove però si sono mantenuti i sapori e le tradizioni del territorrio, a partire dal vino e dall’olio. E’ stato un lavoro impegnativo che è durato anni ma oggi siamo arrivati alla conclusione, grazie anche alla collaborazione con il Comune di Montaione”. Continua a leggere “UN BORGO MAGICO RISCOPERTO”