Tartufo: Città di Castello (Pg) si candida a diventare la capitale

tartufo1Per il tartufo della Valtiberina si profila un’annata da ricordare. A dirlo è Mauro Severini, presidente della Comunità Montana Alta Umbria. «Il clima caldo umido di questa stagione e dell’estate – dice Severini – ha agevolato la nascita di molto tartufo, per il bianco in particolare ci si attende un ottimo livello di qualità, a fronte di quantità di gran lunga superiori allo scorso anno». Un bene per tutti i consumatori che potranno trovare prezzi dimezzati rispetto al 2013 (si parla di circa 700/1000 euro al chilo per il bianco e sui 100 euro al chilo per lo scorzone). Qualità derivante da un territorio, quello di Città di Castello e dintorni, vocato alla produzione con una altitudine perfetta (600 metri slm) e un clima che si presta allo sviluppo dei tartufi. Ottimo anche il bosco e il sottobosco, elementi fondamentali per la qualità finale del prodotto.

Del resto l’Umbria è la regione più produttiva d’Italia, con una media di 25 tonnellate di tartufi freschi all’anno (in Italia se ne raccolgono circa 80 tonnellate all’anno) rappresentando quindi oltre il 30 per cento della produzione totale. Importante anche il giro di affari che ogni anno si genera per cavatori, ma anche per trasformatori e rivenditori: nonostante tutto dipenda dall’annata, quindi dalla volatilità dei prezzi, in media in Umbria il tartufo genera un giro d’affari che supera i 20 milioni di euro. Solo per quanto riguarda l’export dei tartufi freschi l’Umbria ha il primato, rappresentando il 45% delle esportazioni dall’Italia all’estero, con un introito medio annuo che sfiora i 6 milioni di euro. Importante la forza lavoro che genera il settore nel quale sono impiegate migliaia di persone, solo i cavatori registrati sono oltre 7 mila. Continua a leggere “Tartufo: Città di Castello (Pg) si candida a diventare la capitale”