Martedì 31 marzo, nuovo appuntamento della rassegna “Nuovi luoghi della contemporaneità”. Ospiti la sociologa Ivana Pais, il coordinatore della rete bolognese delle social street Saverio Cuoghi e i rappresentanti di alcune social street cittadine.
La prima, nel settembre del 2013, è stata quella di via Fondazza a Bologna, oggi sono 372 (ce ne sono due a Belo Horizonte e Fortaleza, Brasile, e una pure a Nelson, Nuova Zelanda) e sono un esempio virtuoso di socialità nata dal basso sfruttando le potenzialità di uno strumento gratuito, semplice e diffuso come Facebook. Sono le social street e a loro è dedicato l’appuntamento di martedì 31 marzo alle ore 18.30 presso il Cortile Caffè (via Nazario Sauro 24/b, Bologna) di “Nuovi luoghi della contemporaneità”, la rassegna di incontri (ma ci sono anche tre mostre e un concorso di fotografie e poesie) organizzata dall’associazione culturale Civico 32 e da GarBo – Giovani architetti Bologna.
Le social street danno senso e valore a una strada e al vivere insieme. Sono la risposta genuina all’emergere di luoghi privi di identità, anonimi e seriali. Sono un’organizzazione informale che, però, può influire sulle politiche di una città. Di questo dialogheranno Ivana Pais, docente di Sociologia economica all’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, e Saverio Cuoghi della rete bolognese delle social street. Insieme a loro, anche i rappresentanti di alcune social street cittadine: Michela Bassi e Alice Marchetti (via Duse), Donatella Montagna (via Nazario Sauro) e Nino Iorfino (via del Pratello).
“Nuovi luoghi della contemporaneità” continua martedì 14 aprile alle ore 18.30 affrontando il tema della famiglia come istituzione sociale in trasformazione e delle nuove forme di legami sociali insieme a Paola Francesconi, psichiatra psicanalista e docente dell’Istituto freudiano. Modera Livio Scaramuzzo.
Per l’ultimo incontro, martedì 28 aprile alle ore 18.30, si ritorna sull’argomento dei nonluoghi per capire come possano modificarsi, perdendo la loro neutralità per accogliere nuove identità. Di città “smart” e rigenerazione urbana parleranno, attraverso esperienze e casi studio, Nicola Marzot del dipartimento di Architettura dell’Università di Ferrara, l’architetto Luca Biancucci e l’imprenditore Giampaolo Rimondi, moderati da Francesco Pasquale di GarBo.
La rassegna è accompagnata da tre mostre presso il Cortile Caffè a cura di Fantomars arte accessibile. Sul tema dei nonluoghi, il concetto elaborato dall’antropologo francese Marc Augé, Civico 32 e GarBo lanciano inoltre, in collaborazione con Scuola della carta e la fanzine Versante ripido, un “concorso foto#grafico” di fotografie e poesie (regolamento su http://civico32.org/index.php/concorso-foto-grafico). Le opere vanno inviate dal 15 aprile al 20 maggio. Le migliori saranno esposte presso la sede di Civico 32 (via Nazario Sauro 24/b) e pubblicate su Versante Ripido.
Per informazioni:
Civico 32, e-mail info@civico32.org
GarBo – Giovani architetti Bologna, e-mail info@giovaniarchitettibologna.org