OFFICINA Pasolini al MAMbo

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Pier Paolo Pasolini sul set di Medea, 1969.© Mario Tursi

 

 

 

 

Al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna la mostra   OFFICINA Pasolini che sarà aperta fino al  28 marzo 2016.
L’esposizione è promossa dalla Fondazione Cineteca di Bologna in collaborazione con l’Istituzione Bologna Musei e l’Università di Bologna – Scuola di Lettere e Beni culturali, nell’ambito di Più moderno di ogni moderno. Pasolini a Bologna, progetto speciale promosso da Comune di Bologna e Fondazione Cineteca di Bologna nel contesto delle iniziative Pasolini 1975/2015 riconosciute dal MiBACT – Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo.

Una mostra che assume la forma del metodo di Pasolini:

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Giuseppe Gentile, Maria Callas e Pier Paolo Pasolini sul set di Medea,1969.© Mario Tursi/AFE 

una sequenza di appunti, montaggi di scene, concatenazioni di frammenti. Il visitatore vi troverà i nuclei più significativi del mondo di Pasolini, dalla formazione bolognese alle due ultime opere: il film, uscito postumo, Salò o le 120 giornate di Sodoma, e il romanzo incompiuto Petrolio. Un’indagine che attraversa questi nuclei, li legge, li esamina e li collega, raccogliendo motivi che ritornano: la figura della madre, la tragedia greca, le visioni di altri mondi, di popoli arcaici, la presenza del sacro, le borgate, il mondo borghese, il potere neo-capitalistico.
Queste sono le tappe che il visitatore può percorrere, scoprendo quello che non conosce o ritrovando quello che ricorda, entrando in uno spazio espositivo, l’imponente Sala delle Ciminiere del MAMbo, trasfigurato in una sorta di grande navata di una cattedrale romanica, sulla traccia di un mondo architettonico e figurativo amato da Pasolini: entrando, ci si muove inseguendo le necessità della creazione come in un’officina artigianale.