Sfida a colpi di calice fra dieci sommelier nella III edizione del Master dell’Albana

Pagano premiato da Marco Casadei vincitore edizione scorsa
Pagano premiato da Marco Casadei vincitore edizione scorsa

Sono 10 e arrivano da tutta la Penisola i sommelier che domenica 13 ottobre, a Bertinoro, si sfideranno sulla prima Docg di un vino bianco in Italia: l’Albana. Lo faranno nella terza edizione del Master dell’Albana, concorso nazionale dedicato alla regina a bacca bianca della Romagna. Al vincitore andranno 2mila euro messi in palio dal Consorzio Vini di Romagna e la “qualifica” di ambasciatore dell’Albana per l’anno 2019-2020. La fase finale del concorso sarà aperta al pubblico e si terrà a partire dalle ore 16 nella Chiesa di San Silvestro.

Il Master rappresenta il momento clou della due giorni di “Vino al vino” a Bertinoro (12 e 13 ottobre) dedicata al suo vitigno autoctono per eccellenza: in programma degustazioni guidate, laboratori, eventi aperti al pubblico, visite per conoscere la produzione vinicola del territorio, menu a tema Albana.

E l’Albana, naturalmente, sarà la protagonista assoluta del Master. I concorrenti, infatti, dovranno dimostrare di conoscerla a fondo nelle sue diverse sembianze, e di saperla raccontare con professionalità e passione.

La prima serie di prove si terrà a porte chiuse, nella mattina di domenica 13. Al termine di questa fase sono scelti i 4 campioni che nel pomeriggio, a partire dalle ore 16 prendono parte a play off e finale davanti al pubblico nella cornice della chiesa di San Silvestro. A loro sarà chiesto di cimentarsi in degustazioni alla cieca, ma anche in una vera e propria presentazione di fronte a ipotetici clienti, abbinando i loro desideri gastronomici a vini prestigiosi, decantando vecchie bottiglie e rispondendo a insidiose domande.

A contendersi la vittoria saranno tre donne e sette uomini. Si tratta di Lorena Ceolin (Veneto), Gilles Degboe Coffi (Romagna), Elena Emiliani (Romagna), Maura Gigatti (Emilia), Gianluca Martini (Romagna), Andrea Montini (Lombardia), Riccardo Ravaioli (Romagna), Davide Ritrovati (Toscana), Marco Saiani (Romagna), Giorgio Salmi (Emilia).

A decretare il vincitore, valutando le capacità di degustazione, comunicazione e racconto, competenza, studio e conoscenza dei vini, capacità manageriale e gestionale dei concorrenti, sarà una giuria di esperti, composta da rappresentanti della somellerie nazionale e romagnola e del Consorzio Vini di Romagna.

Una ulteriore Giuria formata da produttori determinerà un Premio Speciale al Miglior Sommelier comunicatore del Romagna Docg Albana scelto fra i quattro finalisti.

I vincitori del Master

L’albo d’oro del Master dell’Albana ha visto nel 2017 trionfare il sommelier romagnolo Marco Casadei, vincitore anche del Master del Friulano. L’edizione 2018 invece ha visto al primo posto il molisano Carlo Pagano, di Isernia.

In palio per chi vince 2mila euro del Consorzio Vini di Romagna, 1000 euro per la piazza d’onore, 250 euro ognuno per il terzo e quarto dei finalisti.

 L’Albana, primadonna di Romagna

Primo vino bianco in Italia ad aver ottenuto la Docg, fin dal 1987, l’Albana ha ormai cancellato da tempo lo stereotipo del ‘vino dolce da accompagnare alla ciambella’, per collocarsi a buon diritto nell’Olimpo dei grandi ‘bianchi’ italiani, grazie al grande lavoro di tanti produttori eccellenti del territorio, che hanno saputo offrire al mercato prodotti di altissima qualità e piacevolezza, sia nella versione secco che in quelle passito e spumante, fino all’ultima frontiera della macerazione in anfora.

A connotarlo e a renderlo inimitabile è la sua identità territoriale: i vitigni dell’Albana crescono in un’area di circa 900 ettari che si estende fra le colline del Cesenate e quelle a sud di Bologna. Un centinaio le cantine produttrici, che ogni anno, attualmente, licenziano circa 700.000 bottiglie (ma potenzialmente si potrebbe arrivare a due milioni).

In questo contesto, un posto di riguardo lo occupa la produzione delle colline di Bertinoro, per le quali gioca un ruolo decisivo la presenza dello Spungone, la roccia scaturita da una barriera corallina preistorica. Lo Spungone costringe le radici delle viti a penetrare in profondità aggrappandosi alle rocce del sottosuolo, regalando così ai vini caratteristiche di grande pregio.

 

Navetta gratuita

Per facilitare l’arrivo dei visitatori si ricorda che sarà in funzione un servizio di navetta gratuita per il centro storico dai parcheggi di via Allende e via Badia. Domenica la navetta sarà in funzione dalle 15.00 alle 19.00

La manifestazione “Vino al vino è promossa dal Comune di Bertinoro, dal Consorzio Vini di Romagna, dal Consorzio Vini di Bertinoro e dall’Associazione Italiana Sommelier Romagna.

Il programma completo può essere consultato sul sito http://www.visitbertinoro.it/it/eventi/vino-al-vino-2/