Chiude il 2021 con un +5% la Cantina San Michele Appiano, dopo un 2020 decisamente impegnativo, ma caratterizzato dal contenimento del calo di fatturato e dei danni economici correlati al crollo delle prenotazioni import ed export derivanti dalla pandemia Covid-19. Alla base della stabilità, che da sempre contraddistingue la cantina leader in Alto Adige, i valori della cooperativa sociale e il costante impegno a innovarsi.
Un bilancio che mette in luce la forza e la notorietà del marchio St. Michael-Eppan sul mercato del vino nazionale e internazionale, con oltre 2 milioni di bottiglie vendute in un rapporto di 70/30 tra Italia ed Estero e la capacità della cooperativa di riorganizzarsi prontamente, adottando precauzioni e direttive dettate dal Governo a sostegno del contenimento dei contagi. Se in Italia la richiesta dei vini San Michele Appiano nel 2021 si è concentrata su Gewürztraminer, Sauvignon e Pinot Nero, all’estero la preferenza è andata su Pinot Grigio e Pinot Nero, con risultati di vendita oltremodo soddisfacenti. Ben oltre 40 i Paesi stranieri ad aver acquistato i vini prodotti dalla Cantina San Michele Appiano, compreso il Regno Unito nonostante la registrazione di un calo sensibile.
La Cantina San Michele Appiano ha già fissato gli obiettivi per il 2022 e guarda al futuro con fiducia e ottimismo, puntando a raggiungere i 23,6 milioni di fatturato. Con 320 soci viticoltori su 385 ettari di superficie di coltivazione, la cooperativa sociale più grande dell’Alto Adige si muove verso nuovi traguardi, senza mai dimenticare lo scopo principale del proprio operato: il benessere delle persone, sia fisico che economico, ed il sostegno reciproco dei soci.
Oltre alla costante ricerca di una produzione improntata sulla qualità, ciò che consente al marchio San Michele Appiano di distinguersi e di accrescere la notorietà del territorio e della viticoltura altoatesina è la forza connessa ai valori, quali la solidarietà, la professionalità, il gioco di squadra e lo spirito di organizzazione. Non da ultimo, l’impegno ad innovarsi incessantemente, con l’introduzione di tecnologie e applicazioni atte a migliorare l’efficienza dei processi dalla vigna alla cantina e l’offerta al pubblico di nuovi canali di consultazione ed d’acquisto dei prodotti (shop.stmichael.it) e di esperienze uniche come il virtual tour per visitare la cantina centenaria, con o senza l’ausilio degli occhiali VR.