Pomodori di alta qualità tutto l’anno in serre hi-tech riscaldate con acqua calda prodotta dalle centrali biogas adiacenti. Un progetto in espansione verso la transizione energetica entro il 2025

Trentuno ettari di serre, 220 Km di luci led per la produzione invernale, un sito produttivo 365 giorni l’anno, 70% di risparmio di superficie, 70% di risparmio idrico: sono solo alcuni dei dati virtuosi che caratterizzano Fri-El Green House, azienda leader nella produzione di pomodori a marchio H2Orto tramite coltura idroponica hi-tech. L’azienda è nata nel 2015 con una superficie di 1,5 ettari e si è estesa fino a contare nel 2022 ben 31,1 ettari di serre. Il piano aziendale prevede di arrivare a 60 ettari. “Il fatturato dal 2015 ad oggi è stato in forte aumento – dichiara Florian Gostner, CEO di Fri-El Green House – ciò è dovuto alla crescita della superficie produttiva e al passaggio da prodotti di massa (pomodoro a grappolo classico) a prodotti premium (pomodoro cocktail, datterino e ciliegino)”. L’azienda da 13 milioni di euro di fatturato del 2020 stima per il 2022 un valore di 31 milioni e una produzione di 13.000 tonnellate di pomodori. “Amplieremo la varietà di prodotti, stiamo sperimentando la coltivazione di papaya, mango e melone – aggiunge Gostner – la nostra prossima sfida è il raggiungimento della transizione energetica entro il 2025. Vogliamo diventare indipendenti dai combustibili fossili e rendere il bilancio di CO2 pari a zero dal punto di vista energetico”.

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