Mercoledì 9 giugno, la Fondazione Arnaldo Pomodoro (via Andrea Solari 35) ospiterà un importante evento culturale e benefico. Alle 18.30, infatti, verrà presentato il libro Still aLive. 33 storie di chi ha vissuto e vinto la lotta contro il cancro (Skira editore), a cura di Ugo Pastorino e Giuseppe Maraniello, che racconta le storie di pazienti che hanno vissuto e vinto la lotta contro il cancro, interpretate da 23 grandi fotografi.
Il ricavato della vendita del volume sarà devoluto alla Fondazione Floriani e al reparto di chirurgia toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.
Nel corso della serata, sinaugurerà la mostra che presenterà, fino al 27 giugno, le immagini e un video dei malati, colti dallobiettivo di maestri della fotografia, quali Aurelio Amendola, Gianni Berengo Gardin, Simone Bergantini, Antonio Biasiucci, Fulvio Bortolozzo, Enrico Cattaneo, Enzo Cei, Ferdinando Cioffi, Bruno Del Monaco, Alessia De Montis, Paola Di Bello, Alessandro Di Giugno, Fabio Donato, Giovanna Gammarota, Ico Gasparri, Raffaella Mariniello, Nino Migliori, Carlo Orsi, Dino Pedriali, Luca Piovaccari, Oliviero Toscani, Giuseppe Varchetta, Nicola Vinci.
Tutta larte, al pari della filosofia e della religione, si offre sotto il segno del mistero della morte e della condizione umana al suo cospetto. Dalla monumentalità antica a Caravaggio, da Brueghel a Damien Hirst, non cè momento della storia dellarte in cui il senso della vita non sia stato affrontato a partire dal suo epilogo o in vista di un superamento di questo. In tale prospettiva larte ha spesso camminato a fianco della medicina, diventando a volte essa stessa cura, come dimostrano le esperienze sempre più diffuse di arte terapia. A 33 casi clinici risolti sono stati abbinati 23 artisti-fotografi che hanno conosciuto gli ex pazienti, ne hanno appreso le vicende e scrutato lanimo. In alcuni casi sono nate amicizie e, grazie alla disponibilità di ciascuno, è avvenuto che da tutti gli incontri si originassero altrettante opere fotografiche.
Notissimi autori e giovani meno conosciuti, tutti di grande talento, offrono un messaggio positivo e una speranza in più ai malati e ai loro familiari, ma anche un ritratto più veritiero sulla prognosi e sul destino di chi si trova a percorrere questa esperienza drammatica. Come è naturale, eterogenei sono stati i punti di vista degli autori. Alcuni hanno adottato un criterio narrativo, cogliendo con grande sensibilità significativi momenti del quotidiano dei soggetti ritratti ed evidenziando il loro ritorno alla felice consuetudine dellordinario. Altri hanno adottato un linguaggio più metaforico, con un notevole equilibrio tra valore intrinseco dellimmagine e suo portato concettuale. Altri ancora si sono affidati alla sapienza dei loro scatti per condensare in una precisa e magica iconografia quel che solo larte può offrire senza lausilio o la mediazione di altre esperienze culturali.
Il volume è stato realizzato grazie al sostegno del Centro Studi Mundipharma.