Tipicità in Blu ad Ancona

Specie aliene, acquacoltura, stoccafisso, ma anche nautica e cantieristica, equilibrio uomo-ambiente marino, cultura del mare. Dal 17 al 24 maggio la città di Ancona, adagiata al centro dell’Adriatico, esplora tutte le dimensioni del mare con l’edizione 2024 di Tipicità in Blu.

Giunta all’undicesima edizione, la manifestazione si presenta al pubblico di curiosi, appassionati, studiosi ed esperti con una veste del tutto nuova e con tantissime novità. A partire dalla durata, ben otto giorni per approfondire le traiettorie del mare come paradigma del futuro. Del tutto innovativa anche la distribuzione degli eventi, che coinvolge luoghi inediti. Sarà infatti un’edizione “da mare a mare” per valorizzare l’unicità della città dorica che delinea un gomito sul mare (Ankon in greco significa proprio gomito).

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ROCK IN ROMA 2024: presentata la line up in Campidoglio

Si scaldano i motori per una nuova estate destinazione Rock in Roma 2024, il Festival internazionale che da 14 edizioni richiama i più grandi artisti della musica mondiale: 28 concerti ad oggi annunciati, 2 mesi di appuntamenti live no stop, 3 palchi, infinite sorprese.

Rock in Roma è sempre una grande festa, uno spettacolo nello spettacolo che va in scena dal 13 giugno al 27 luglio e che ogni anno offre al pubblico di appassionati di musica esperienze indimenticabili nelle notti luminose della Città Eterna.

È un Festival visionario, cresciuto edizione dopo edizione a livello internazionale fino ad essere riconosciuto come appuntamento musicale tra i più noti in Europa. Si distingue per il perfetto equilibrio tra le proposte musicali di una kermesse che abbraccia tutti i generi, dal rock al pop, dall’heavy metal alla scena cantautorale, dalla musica dance al rap, all’indie.

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Noto, riaprono W Villadorata Country Restaurant e VIVA IL BISTROT, i progetti siciliani di Viviana Varese con Matteo Carnaghi e Ida Brenna

Ripartono i due progetti culinari con cui la chef Viviana Varese ha celebrato il suo amore per la Sicilia. A Noto, W Villadorata Country Restaurant e VIVA IL BISTROT danno il via alla nuova stagione con una cucina che esalta l’autenticità della Sicilia e delle sue materie prime. VIVA IL BISTROT, il ristorante all’interno di Palazzo Nicolaci che profuma di Mediterraneo dove Ida Brenna esprime la propria idea di sostenibilità con piatti a base di tanto pesce, verdura, agrumi, crudi e pasta prodotta all’interno del Bistrot.  W Villadorata Country Restaurant il fine dining collocato all’interno dell’affascinante Country House Villadorata di Cristina Summa; qui, nel cuore della Val di Noto, è Matteo Carnaghi a eseguire un menu che predilige ingredienti locali, coltivati nel pieno rispetto della natura e dell’ambiente, offrendo una vera immersione nei sapori del Sud.

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Parco Nazionale del Pollino, Basilicata e Calabria unite per il “POLLINORIENTEERING”

E’ stato presentato in anteprima il progetto “POLLINORIENTEERING 2025”, manifestazione sportiva internazionale di corsa orientamento, in programma dal 23 al 27 aprile 2025 . L’evento è stato presentato nella sede istituzionale dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, presso il complesso monumentale Santa Maria della Consolazione a Rotonda,

Si tratta di un evento di altissimo livello con due gare inserite nel calendario ufficiale FISO che coinvolgerà centinaia di atleti italiani e accompagnatori e culminerà con la XXX edizione del LATINUM CERTAMEN – Coppa dei Paesi Latini, la cui organizzazione è stata assegnata all’Italia.

L’importantissima manifestazione è stata affidata dalla Federazione Italiana Sport Orientamento a: ASDSportleader, ASD Estrema Outdoor e Polisportiva Valle Argentino, tre associazioni sportive di riconosciuta esperienza organizzativa a livello nazionale che pur residenti in regioni diverse hanno già raccolto con successo nel 2019 i frutti di una sinergia tecnico-organizzativa.

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“GRILLO DOC SICILIA: UN CASO DI SUCCESSO”

Si è tenuto martedì 16 aprile alle ore 11.30 presso l’area Istituzionale della Regione Sicilia al Padiglione 2 nel contesto di Vinitaly 2024 il convegno “Grillo DOC Sicilia un caso di successo” promosso dal Consorzio Vini Doc Sicilia“Con questo convegno,” spiega Antonio RalloPresidente del Consorzio Vini Doc Sicilia, “intendiamo delineare il profilo di un fenomeno unico nel panorama enologico del nostro Paese. La notevole crescita delle vendite di Grillo, sia in termini di volumi che di valore, ribadisce infatti il ruolo di ambasciatore del territorio e dei vini Sicilia DOC nel mondo. Tra le oltre 70 varietà autoctone della regione, il Grillo emerge infatti come simbolo del crescente prestigio dei vini Doc Sicilia, sia in Italia che all’estero, rappresentando un vero e proprio emblema della qualità enologica siciliana a livello globale. Con questo convegno, intendiamo esaminare in dettaglio le leve che hanno definito il successo del Grillo e analizzare elementi e fattori che hanno contribuito a tale esito.

Quello che emerge dai dati sono infatti numeri importanti, che molto dicono su questa storia, attualissima, di ascesa di un vitigno che si è conquistato il titolo di protagonista indiscusso tra gli autoctoni della Sicilia. Dai dati raccolti da Nielsen, si nota infatti che il consumo del Grillo è tornato ai livelli precedenti al 2019, un segnale, in un primo momento, di forte resilienza nel mercato seguito poi da veri e propri picchi di crescita: il Grillo cresce nel 2023 di un + 20% a volume, + 19% a valore e un + 15% di confezionato rispetto all’anno precedente, valori questi mai raggiunti in passato.

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Bilancio positivo Terre Cevico a Vinitaly: espandere la rete mondiale a un centinaio di Paesi

Cuore in Romagna, presenza in tutta Italia e in oltre 70 paesi del mondo. Bilancio positivo per Terre Cevico a Vinitaly, per la prima volta alla kermesse mondiale del vino a Verona con il biglietto da visita di cooperativa di primo grado. Terre Cevico ha preso parte con una doppia presenza: nel padiglione Emilia-Romagna con la sua proposta dedicata al canale nazionale Horeca (ristorazione e fuoricasa) e Gdo (Grande distribuzione), e nel Padiglione numero 7 insieme alle principali controllate del gruppo (Medici Ermete, Orion Wines, Cantine Giacomo Montresor) nella sua veste internazionale.

“Il bilancio della nostra partecipazione alla fiera è soddisfacente – spiega il direttore generale Paolo Galassi – L’evento ci ha consentito di rafforzare la nostra presenza nel mercato italiano incontrando oltre 200 operatori Horeca e Gdo da tutte le regioni del panorama nazionale. Nel contempo abbiamo implementato la nostra rete commerciale estera grazie a oltre 500 incontri b2b con buyer da una sessantina di Paesi. Abbiamo notato una grande vivacità in alcune aree internazionali a partire dal Far East, area nella quale il nostro gruppo è tra i primi per export in Giappone e Cina”.

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I vignaioli di Brisighella (RA) riuniti nell’Associazione “Brisighella anima dei tre colli” protagonisti al convegno sui fratelli Nerio e Tarcisio Raccagni

 Nei giorni scorsi Brisighella (RA) ha celebrato due suoi eroi, Nerio e Tarcisio Raccagni, che fecero brillare nel cielo della piccola cittadina ben due stelle Michelin per diversi anni. La loro è una storia incredibile che portò Brisighella al centro della ristorazione italiana. Al lavoro del ristorante si affiancò quello della valorizzazione del territorio, tra tutti l’invenzione dell’olio extravergine Brisighello da parte di Nerio che portò poi alla DOP Brisighella e quella della valorizzazione del carciofo moretto di Brisighella. In una chiesa dell’Osservanza stipata di gente sono intervenuti lo storico Massimo Montanari, il sommelier Andrea Spada, il giornalista Beppe Sangiorgi, Gian Matteo Baldi, conosciuto per aver fondato la cantina “Ronchi dei Baldi di Castelluccio”, e il giornalista Giorgio Melandri. Con un video hanno portato la loro testimonianza i cuochi Bruno Barbieri, Vincenzo Cammerucci, Paolo Teverini e il sommelier Federico Graziani. “Una giornata memorabile, un omaggio doveroso a due personaggi geniali che hanno fatto la storia della ristorazione in Italia. Abbiamo anche pubblicato un piccolo libro sulla loro storia con diverse foto inedite dall’archivio di Velda Raccagni che abbiamo regalato a tutti i presenti.”, le parole di Leonardo Colafiglio, delegato faentino dell’Accademia, sottolineano il grande successo della giornata.

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Vini d’Abbazia al Vinitaly. Presentata a Verona la III edizione dell’evento in programma a Fossanova

È stata presentata al Vinitaly, presso il Padiglione Lazio, la terza edizione di Vini d’Abbazia. Sarà ancora una volta lo straordinario scenario del Borgo di Fossanova, nel Comune di Priverno (LT), con la sua abbazia gotico-cistercense, il palcoscenico di questa manifestazione unica nel suo genere, ideata per ricordare il ruolo che sin dal Medioevo le abbazie hanno avuto non solo nella produzione del vino ma anche nella preservazione di vitigni che altrimenti sarebbero andati perduti.
Alla presentazione, moderata dal giornalista Rai Rocco Tolfa, hanno partecipato Werner Waldboth dell’Abbazia di Novacella, Don Andrea Santus del Monastero di Monte Oliveto Maggiore, Francesco Zaralli e Marco De Cave organizzatori di Vini d’Abbazia.
L’incontro è stato aperto dai saluti dell’assessore all’Agricoltura della Regione Lazio Giancarlo Righini che ha affermato “questa manifestazione è la certificazione del concetto che dobbiamo avere del vino, uno straordinario ambasciatore che tiene insieme storia, cultura, tradizione”.

Sono intervenuti Massimiliano Raffa Commissario ARSIAL (Agenzia Regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio) che ha dichiarato “In tutta la storia millenaria del vino, l’eccezionale tradizione enologica delle abbazie rappresenta una dei capitoli più affascinanti. Vini d’Abbazia, che nel corso del tempo è divenuta una tra le manifestazioni più innovative e interessanti che si svolgono sul nostro territorio, la racconta come nessun altro, creando un ponte tra passato e presente, che invita a riscoprire una bellezza intramontabile, valorizzando allo stesso tempo il lavoro e la ricerca di tanti straordinari produttori”; Anna Barrile, direttore generale di Confagricoltura che ha ricordato “che da subito abbiamo creduto nell’idea originale avuta dagli organizzatori di Vini d’Abbazia. Valorizzare i vini delle abbazie non significa solo dare dignità al prodotto e al lavoro di chi dal Medioevo ai nostri giorni con metodi tradizionali lo realizza, ma anche all’immenso patrimonio culturale che un monastero rappresenta”; Marco Carpineti, presidente delle Strade del Vino della Provincia di Latina ha evidenziato “l’importanza di avere nel nostro territorio una manifestazione che stimoli il confronto tra produttori locali e altre importanti realtà vitivinicole italiane ed estere”; Umberto Trombelli, delegato di Ais Latina è “onorato di questa partnership tecnica tra Ais Lazio e Vini d’Abbazia, un’iniziativa culturale che da espressione al nostro territorio”. Infine la vice presidente di Slow Food Lazio Ines Innocentini ha sottolineato che alla manifestazione “porteremo i produttori del territorio che salvaguardano la cultura e la tradizione del cibo locale”.

“La Camera di Commercio Frosinone Latina sostiene convintamente la terza edizione di “Vini d’Abbazia”, l’evento che mira a raccontare il ruolo che, sin dal Medioevo, le abbazie hanno avuto nella produzione del vino e nella salvaguardia di vitigni. I vini, come dimostrato dal recente appuntamento con Oltre Roma Wine Tour, voluto dalla CCIAA, possono essere un ottimo biglietto da visita per far conoscere i nostri territori oltre i confini regionali e nazionali facendo da traino a un turismo enogastronomico lento, fatto di storia e tradizioni, che può essere un volano per l’economia dell’area vasta Frosinone Latina”. Questo il commento del presidente della Camera di Commercio di Frosinone Latina Giovanni Acampora.

Dopo il grande successo delle due edizioni precedenti l’Abbazia di Fossanova ospiterà, dal 7 al 9 giugno 2024, oltre 30 cantine tra cui alcune importanti Abbazie francesi legate all’Associazione Les Vins D’Abbayes, che svolge una analoga manifestazione a Parigi. La novità di questa edizione sarà la Georgia, che sarà presente con il Monastero Alaverdi, risalente al VI secolo d.C. Sepolte nelle cantine del monastero le Qvevri (anfore di terracotta), ospitano il vino che fermenta e poi si affina in questi storici contenitori. Si andrà quindi alla scoperta del vino in anfora, che anche in Italia trova sempre più appassionati.

Tante etichette che conquisteranno i palati più esigenti con le produzioni dei terreni agricoli curati da religiosi e da enologi accorti. Ci sarà la possibilità di degustare anche i vini locali prodotti dalle cantine della Strada del Vino di Latina, della Strada del Cesanese del Piglio, dal Consorzio del Cesanese del Piglio, Consorzio Cabernet DOP di Atina e del Consorzio Cori DOC. Sempre all’interno del Borgo, per l’occasione sarà allestito un villaggio di gastronomia curato da Slow Food Latina, con numerosi stand di produttori e presidi del grande movimento internazionale, ad ingresso gratuito.
A “Vini d’Abbazia” tra i banchi degustazione dell’evento – organizzato dall’associazione culturale Passione di Vino e della cooperativa Taste Roots Soc. Coop., con la partecipazione del Comune di Priverno, Regione Lazio, ARSIAL, Camera di Commercio di Frosinone e Latina, Informare, Confagricoltura, Strada del Vino di Latina, Slow Food, Slow Wine e Ais in qualità di partner tecnico – il pubblico potrà vivere un’esperienza unica in Italia, degustando i vini prodotti da millenarie abbazie, monasteri e conventi in un luogo incantevole per la sua bellezza.

VINI D’ABBAZIA

Chiostro dell’Abbazia di Fossanova
Via San Tommaso d’Aquino, 1 – Priverno (LT)

Venerdì 7 – Sabato 8 – Domenica 9 giugno 2024

Dalle ore 16 alle 22

Prezzo dei biglietti in prevendita (fino al 12 maggio): ingresso giornaliero 25 € (con Master Class da 30 a 45 €)

www.vinidabbazia.com

Viviana Varese inaugura Faak “Cibo e Vino a Ribellione Naturale”: fabbrica artigianale del cibo tra pasticceria, panificazione, pizza, brace e vino

L’anima ribelle e creativa di chef Viviana Varese ben si esprime nel suo ultimo progetto milanese: Faak “Cibo e Vino a Ribellione Naturale”. Una fabbrica del gusto che non segue le regole, dove gustare una golosa colazione, prendere l’aperitivo, o concedersi una pausa pranzo o cena con piatti semplici che prevedono una preparazione al forno o alla brace. Ma anche pasticceria, caffetteria e laboratorio con vendita diretta di prodotti a marchio proprio. Inaugurato il 16 aprile in Via Arnaldo da Brescia 5 a Milano, Faak segue il trend di un locale popolare, con un prezzo medio e una proposta di qualità: un concept nuovo e fuori dagli schemi rivolto a un pubblico vario e che si adatta alla vita dinamica del quartiere. 

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IL “1924 PROSECCO”; LA CARPENÈ-MALVOLTI CELEBRA AL VINITALY IL CENTENARIO DALLA PRIMA ISCRIZIONE IN ETICHETTA DEL TERMINE “PROSECCO”

I primi cento anni del Prosecco. Tanti ne sono trascorsi da quando Etile Carpenè – seconda Generazione della Famiglia – proprio nel 1924 – apportò al Vino Spumante fino ad allora conosciuto come Champagne Italiano una delle più strategiche determinazioni in ambito comunicativo, iscrivendo per la prima volta il termine Prosecco in etichetta per conferire una precisa connotazione identitaria nonché una specifica collocazione geografica nell’areale in cui veniva coltivata la Glera, il vitigno che ne costituisce l’essenza. L’etichetta recitava, infatti, insieme alla nuova terminologia anche la specifica “Vino Pregiato Amabile dei Colli di Conegliano”, incarnando di fatto ante litteram il riconoscimento della prima denominazione territoriale che identificava uno specifico areale viticolo nonché il riconoscimento delle successive denominazioni di origine D.O.C. (1969) e D.O.C.G. (2009).

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