I Barolo più iconici di Fontanafredda rivivono nelle annate storiche, per riscoprire il valore del tempo

Fontanafredda, nel cuore delle Langhe patrimonio UNESCO, dal lontano 1858, anno della fondazione a opera dell’allora Re d’Italia Vittorio Emanuele II, i grandi vini del territorio hanno continuato a rappresentare una terra tra le più affascinanti al mondo, valorizzandone le caratteristiche uniche. Vini rari d’annata, custodi di una memoria storica in grado di rispondere alle sfide del presente, che ora Fontanafredda è pronta a svelare al mondo. Da oltre 60 anni, pregiati Barolo provenienti dalle MGA dell’azienda si concedono il tempo di invecchiare naturalmente in cantina e oggi si fanno portatori di una nuova etica, guardando al futuro.

«Come si riscopre il valore del tempo? Poche cose al mondo possono ridarcene la concezione, e il vino è una di queste» afferma Andrea Farinetti.«Il tempo non si compra, il tempo passa, il tempo cambia, il clima cambia, e questo ci dice che dobbiamo cambiare anche noi. Dobbiamo stare più attenti, essere più precisi e dare più valore a ciò che ci circonda. Da più di sessant’anni collezioniamo grandi annate di vigne diverse nei nostri cassetti, pensando che un domani sarebbe arrivato il momento giusto, nel quale queste bottiglie avrebbero avuto qualcosa da dire non solo per la loro qualità, ma anche per il senso etico che simboleggiano. Ed ecco che oggi la nostra etica ci dice che dobbiamo rallentare, essere meno superficiali e apprezzare il tempo. Con queste fotografie esatte degli ultimi 62 anni, ci auguriamo che le nostre riserve storiche ci aiutino a riflettere, godendo».

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