Al via il progetto “Slow Tourism”

Cervia (RA) – La città di Cervia ha ospitato il 19 maggio la presentazione del Progetto Strategico SLOW TOURISM, finanziato dal Programma europeo per la cooperazione transfrontaliera Italia-Slovenia 2007-2013. Lo  “slow tourism” è  una nuova filosofia di viaggio che intende legare i territori italiani e sloveni grazie al turismo lento e di qualità, contribuendo a creare un bacino potenziale di offerta, quello dell’Alto Adriatico, davvero unico nel panorama internazionale. Davvero ingenti le risorse assegnate a questo progetto – € 3.815.700,00 di risorse pubbliche (3.243.345,00 euro di fondi FESR, 572.355,00 euro di cofinanziamento nazionale italiano e 141.170,00 euro di cofinanziamento nazionale sloveno, 70.585,00 euro di finanziamento pubblico obbligatorio dei PP sloveni) – che coinvolge ben 27 partner (tra i quali, oltre a DELTA 2000 con il ruolo di Lead Partner, per l’area della Regione Emilia-Romagna, le Province di Ferrara e Ravenna e il Consorzio del Parco Regionale del Delta del Po Emilia-Romagna) e avrà una durata complessiva di 36 mesi.
Alla conferenza stampa di presentazione hanno partecipato, oltre al “padrone di casa”, Nevio Salimbeni, assessore al Tursimo del Comune di Cervia, Mauro Conficoni e Giancarlo Malacarne di Delta 2000 – capofila del progetto Emilia-Romagna ed i diversi rappresentanti delle Province, dei Parchi e degli enti partner del progetto che coinvolge 14 Partner sloveni, 7 veneti, 2 del Friuli Venezia Giulia e 4 dell’Emilia-Romagna, SLOW TOURISM appunto che ha come capofila  l’agenzia di sviluppo DELTA 2000.

Ad aprire la conferenza stampa Nevio Salimbeni, assessore al Turismo del Comune di Cervia che ha voluto ribadire l’importanza del progetto e la necessità di lavorare insieme per un turismo che vada ad integrare quello estivo.  Un’offerta diversa dunque, che parli ad un turista aperto, consapevole che sceglie località come Cervia per vivere in un tempo differente e più a misura d’uomo rispetto a quello delle città.
A seguire è intervenuto Maurizio Melucci, Assessore al Turismo e Commercio della Regione Emilia-Romagna che ha ribadito il concetto di  “turismo consapevole” come opportunità che una regione come la nostra non può certamente lasciarsi sfuggire.« Questa iniziativa – ha spiegato Melucci – ci permette di fare un salto di qualità in questo settore turistico “slow” che per noi è davvero strategico e complementare a quello tradizionale. Per il nostro turismo inoltre, abbiamo davvero bisogno di più Europa e questo programma che coinvolge la Slovenia, va decisamente in questa direzione europea e transfrontaliera.
Giancarlo Malacarne, presidente di Delta 2000 ha poi ribadito l’importanza dei progetti di cooperazione transnazionale ed il fatto che questo progetto emiliano-romagnolo vede come capofila proprio un Gal (Gruppo di azione Locale) come Delta 2000 che da molti anni persegue obiettivi di valorizzazione degli ambienti specifici ed unici della nostra regione. « Slow Tourism è una grande alleanza – ha spiegato Malacarne – di territori che vogliono valorizzare e salvaguardare le loro eccellenze turistiche, mettendosi in rete per creare un sistema “slow” che si legano tra di loro ed hanno una ricaduta concreta sul territorio e durevole nel tempo.
Interessanti, a seguire, anche gli interventi di Davide Nardini, Assessore ai Fondi
strutturali della Provincia di Ferrara, che grazie al progetto valorizzerà la Ciclabile più lunga della Provincia, da Bondeno a Gorino, un sistema importante, un pezzo di turismo lento davvero fondamentale; di Giovanni Delli Zotti, Direttore del
Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali, Università di Trieste che raccontato
Il coinvolgimento dell’università nel progetto attraverso il suo corso in sociologia dello sviluppo del territorio, che punta a  formare studenti proprio su questi argomenti di sviluppo turistico; Emanuela Finesso, direttrice Parco Regionale del Delta del Po Veneto, che ha ribadito l’intenzione, attraverso questo partenariato al progetto, di valorizzare, attraverso segnaletica turistica, comunicazione, educazione ambientale e infrastrutture, le vie navigabili del Po; Lucilla Previati, direttrice Parco del Delta del Po Emilia-Romagna che ha spiegato come “slow tourism” sia importante per far fruire il valore del bene ambientale e non solo il ben in sé, attraverso una vera e propria campagna di alfabetizzazione nei confronti del turista. A chiudere la conferenza stampa, dopo l’intervento dei rappresentanti dei territori sloveni Mateja Korosec dell’Agenzia di sviluppo regionale della Regione di Goreniska e Alenka Valensek Breznik dell’Organizzazione Turistica Slovena che hanno sottolineato la grande collaborazione tra i due paesi per una rete turistica che valichi i confini dell’Adriatico, Marinella Mantovani, Assessore alle Politiche Comunitarie della Provincia di Rovigo, una di quelle coinvolte nel programma, che ha parlato della vocazione turistica lenta del territorio di Rovigo, compreso tra l’Adige e il Po e
Eugenio Fusignani, assessore ai Parchi della Provincia di Ravenna che ha espresso la volontà della Provincia di  contribuire alla promozione di un turismo “di testa”, consapevole e responsabile proprio perché coinvolge zone protette, di particolare equilibrio ecologico.
SLOW TOURISM si propone dunque di sostenere e valorizzare forme di turismo lento e strutturare prodotti turistici ecosostenibili, per mettere in rete le risorse ambientali e rurali. L’obiettivo è la creazione di un circuito con azioni di promozione e valorizzazione della rete “Slow Tourism” nell’area transfrontaliera dell’Alto Adriatico attraverso progetti pilota di impatto concreto su tutto il territorio, interventi di marketing, formazione, comunicazione e l’organizzazione di veri e propri punti “Slow” sui territori italiani e sloveni.
In Emilia-Romagna verrà potenziata l’offerta “SLOW” per il cicloturismo, ad esempio completando il percorso ciclo-pedonale sul fiume Savio in località Castiglione a Ravenna e sperimentando un modello di analisi dei flussi cicloturistici attraverso l’utilizzo di conta biciclette mobili nella provincia di Ferrara. Nell’area rodigina verrà invece organizzato un percorso ciclabile lungo il canale Adigetto. Grande attenzione anche nei confronti della strutturazione del turismo fluviale, mediante la previsione della costruzione di un guado sul fiume Lamone e il recupero ambientale dell’isola Spinaroni in Pialassa Baiona a Ravenna, ma anche con interventi volti a favorire la navigazione interna del Po, coinvolgendo 3 stazioni del Parco del Delta (Campotto, Valli di Comacchio e Pialasse di Ravenna). Nel Parco del Delta del Po veneto verranno organizzati punti “Slow” lungo l’asta fluviale del Po di Goro e Po di Gnocca. Per strutturare il turismo fluviale in base alla filosofia slow non mancano interventi che coinvolgono la laguna di Venezia ed i numerosi corsi d’acqua che scorrono verso le lagune di Marano e Grado in provincia di Udine e sistematizzazione delle vie di accesso/uscita sul fiume Sava Bohinjka e ricostruzione di una house boat sul lago lake Bled. Numerosi, inoltre, i progetti pilota che verranno realizzati dai partner italiani e sloveni, rivolti in particolar modo a strutturare l’offerta SLOW per il birdwatching, il turismo naturalistico e il turismo sportivo. Segnaliamo: l’organizzazione di osservatori per l’avifauna lungo la sponda sinistra del fiume Piave in provincia di Treviso; sentieri tematici nella Valle Dolina nel territorio carsico triestino e nelle località slovene di Gorenja vas Polijane, Caporetto, Kraniska Gora; centri ricreativi e sportivi nei pressi del fiume Livenza ed in particolare per attrezzare aree verdi, servizi per lo sport e il tempo libero nelle municipalità slovene di Završnica, Žiri, Jesenice and Radovljica.