Il successo delle destinazioni italiane per il birdwatching alla British Birdwatching Fair 2010

Parco del Delta del Po Emilia-Romagna – Il territorio del Parco del Delta del Po si è rivelato protagonista all’edizione 2010 della British Birdwatching Fair, un evento visitato ogni anno da oltre 20.000 appassionati del settore, che si incontrano durante questo avvenimento consolidato e noto sia a tour operators, fornitori di materiale ottico, editori, ecc., oltre 300 presenti anche quest’anno, sia ai visitatori, in particolar modo birdwatchers inglesi, che si recano alla Fiera alla ricerca di novità relative a nuove destinazioni in cui praticare birdwatching e per aggiornarsi in merito a strumentazioni ottiche per l’osservazione degli uccelli, pubblicazioni, editoria, abbigliamento specifico.
La delegazione del GAL DELTA 2000, composta da una rappresentante dell’azienda, un esperto nell’organizzazione di eventi fieristici di Publieventi, e un ornitologo esperto di avifauna del Parco del Delta del Po, ha partecipato all’evento promuovendo l’area deltizia del Po e incontrando numerosi T.O. e aziende dei settori dell’ottica e della fotografia che hanno richiesto, tra l’altro, informazioni in merito alla Fiera Internazionale del Birdwatching e del Turismo Naturalistico, al fine di valutare un’eventuale partecipazione all’evento nell’edizione 2012. É emerso come il territorio del Parco del Delta del Po rappresenti ormai una destinazione conosciuta da appassionati del settore e amanti della natura, grazie all’attenzione nei confronti della conservazione ambientale e alla conseguente presenza di numerose specie di grande attrattiva. I cataloghi contenenti la lista delle strutture ricettive e i materiali più generici sulle città di Ferrara e di Ravenna hanno suscitato grande interesse, così come i pacchetti turistici proposti per soggiornare nel territorio del Parco del Delta del Po. Diversi, infatti, i T.O. che promuovevano visite organizzate nel Parco del Delta, in zone come le Valli di Comacchio, Punte Alberete, Valle Mandriole, Ortazzo, la Salina di Cervia, ecc., destinazioni che effettivamente vedono un’affluenza sempre crescente di visitatori ogni anno, sia birdwatchers esperti che “neofiti” di questa attività, o semplicemente viaggiatori all’insegna del turismo “slow”, che in questo territorio hanno la possibilità di coniugare la pratica del birdwatching e la vita a contatto con la natura con la scoperta di patrimoni artistici e culturali.
Mauro Conficoni, Vice Presidente di DELTA 2000 ha espresso grande soddisfazione anche a fronte dei svariati materiali promozionali e informativi distribuiti, tra i più richiesti gli “strumenti” specifici per praticare birdwatching nel Delta: la guida birdwatching di Bob Scott, e le mappe del Parco, che sono stati esauriti. L’esposizione di manuali scientifici, come l’Atlante dei nidificanti e la pubblicazione contenente i risultati del monitoraggio degli uccelli acquatici del Parco del Delta del Po, grazie alla presenza di informazioni specifiche sulle specie presenti e sulla loro popolazione, ha attratto inoltre l’interesse dei visitatori più esperti, in cerca di specie presenti nell’area parco, poco comuni in nord Europa e quindi di grande interesse, dal momento che la loro presenza nel delta risulta ancora scarsamente conosciuta.
È risultato, tra l’altro, che molti visitatori sono già stati nel Delta e continuano a frequentarlo, attratti dalle specie di uccelli che si possono osservare e dalla ricchezza ambientale nel complesso. Inevitabili, quindi, i paragoni con altri delta conosciuti, come quello della Camargue e quello dell’Ebro, al cui confronto il delta del Po è ancora poco conosciuto come destinazione birdwatching; tuttavia, quest’ultima meta viene considerata migliore rispetto alle altre, poiché, ospita specie non facilmente visibili in altri luoghi, come, ad esempio, il marangone minore, il fenicottero, la moretta tabaccata, la pernice di mare, il mignattaio, la spatola, il gabbiano corallino, il gabbiano roseo, la sterna di Ruppel, il torcicollo, l’assiolo, il gruccione.
-Dobbiamo insistere sempre di più sul segmento natura- afferma Conficoni -, l’interesse internazionale per le nostre destinazioni è alto grazie alla straordinaria presenza di ambienti unici che intendiamo sempre più tutelare e valorizzare a fini turistici.