Best of Wine Tourism Award A Firenze

Nelle splendide sale del Museo degli Argenti di Palazzo Pitti a Firenze, il 9 novembre u.s, si è tenuta la cerimonia di premiazione del Best of Wine Tourism Award istituito dal Great Wine Capitals, la rete internazionale che riunisce le capitali vitivinicole mondiali.
Oltre Firenze per l’Italia, le altre capitali della pretigiosa asociazione sono Bordeaux (Francia), Porto (Portogallo), Bilbao-La Rioja (Spagna), Mainz (Germania) Cape Town (Sud Africa), San Francisco-Napa Valley (Stati Uniti), Mendoza (Argentina) e Christchurch (Nuova Zelanda).
L’importante riconoscimento internazionale premia le strutture ricettive nel settore del vino che si sono particolarmente distinte nel corso dell’anno divise per categoria di eccellenza.
Quest’anno, nel corso dell’Annual General Meeting che si è tenuto proprio a Firenze in occasione degli anniversari vespucciani, della Biennale della Cultura Florens 2012 e della Biennale Enogastronomica, la Giuria Internazionale del Best Of Wine Tourism, formata da specialisti del settore del turismo di tutte le città della rete, ha scelto i vincitori tra più di 400 candidature provenienti dalle nove capitali.
In termini territoriali, per l’Italia la Fattoria Lavacchio ( www.fattorialavacchio.com)ha ricevuto il premio internazionale per la ricettività e non solo, per la sua varietà dell’offerta molto qualificata che comprende camere e appartamenti, tutti arredati con stile ed eleganza, ristorante, maneggio e scuola di ceramica, inseriti in un contesto di ottima valorizzazione della cultura del vino e della vite, e da cui traspare una particolare cura dell’accoglienza.
Nel corso della cerimonia sono stati anche annunciati i vincitori scelti dalla Giuria Locale di Firenze, che, distinti per categoria, sono risultati essere:
Borgo di Vescine – Radda in Chianti (SI) www.vescine.it
Per la suggestiva ambientazione della struttura ricettiva nei diversi edifici di un antico borgo medievale del XIII secolo, con sistemazioni particolarmente curate, dove il comfort e la qualità raggiungono ottimi livelli e si abbinano alla professionalità dell’accoglienza.
Castiglion del Bosco – Montalcino (SI) www.castigliondelbosco.com
Per la sofisticata qualità che caratterizza l’accoglienza di questa poliedrica struttura, in cui spiccano due ristoranti che propongono piatti regionali e stagionali a base di finissimi ingredienti, e la Canonica, sede di una scuola di cucina dove gli ospiti possono imparare i piatti dell’autentica tradizione toscana.
Castello del Trebbio – Pontassieve (SI) www.castellodeltrebbio.eu
Per la varietà delle proposte di turismo enogastronomico, in particolare per la rievocazione della congiura dei Pazzi, ordita tra quelle mura, con attori vestiti in stile rinascimentale, che introducono poi la visita alle antiche cantine e la degustazione di vino, olio e zafferano. Per la possibilità di visitare l’azienda arrivando dall’alto, cioè in elicottero.
Associazione Toscana In – Gambassi Terme (FI) www.toscana-in.com
Per l’utile attività di aggregazione svolta nell’area della Valdelsa, con la creazione di una rete di attività ricettive che offre una vasta gamma di servizi, l’organizzazione di eventi culturali e per un nuovo punto di vendita diretta denominato La Scuola del Gusto dove vengono presentati i prodotti locali con corsi specifici e degustazioni guidate da professionisti.
Cantine Leonardo Da Vinci – Vinci (FI) www.cantineleonardo.it
Per l’originale abbinamento di una visita gratuita della cantina e una degustazione per i possessori del biglietto del museo Leonardiano di Vinci, e per essere riusciti ad associare il concetto di qualità al turismo del vino, nella gestione di una cantina sociale, dopo averlo fatto anche con la produzione.
Fattoria di Lamole – Greve in Chianti (FI) www.fattoriadilamole.it
Per la valorizzazione degli impianti viticoli realizzati con il recupero degli antichi terrazzamenti, da poco convertiti alla coltivazione biologica, che garantiscono sostenibilità ambientale coniugando utilità e bellezza e contribuiscono ad una maggiore qualità del vino prodotto.
Silvia Donnini