Venerdì 31 maggio alle 16.30, in occasione della Borsa del Turismo delle 100 Città d’Arte d’Italia, a Palazzo Re Enzo, Sala del Capitano, si terrà un momento di racconto e di approfondimento delle azioni messe in atto dalla città per la candidatura dei portici a Patrimonio Mondiale UNESCO.
Introdurranno l’incontro Nadia Monti, assessore al Turismo e alle Attività Produttive del Comune di Bologna e Vittorio Spampinato, presidente di
Assoturismo – Confesercenti Bologna. Interverranno quindi la prof.ssa
Francesca Bocchi (Centro “Gina Fasoli” per la storia delle Città) che descriverà il bene dal punto di vista storico e la giustificazione dell’iscrizione per l’eccezionalità mondiale dei portici; il prof. Fabrizio Ivan Apollonio (Dipartimento di Architettura dell’Università di Bologna) spiegherà il lavoro di realizzazione ed esplorazione tridimensionale dei modelli 3D; l’ing. Antonella Guidazzoli (Responsabile Grafica Computazionale CINECA) illustrerà la piattaforma grafica per la navigazione che collegherà i modelli 3D con gli altri database e archivi documentali.
Infine, il dott. Paolo Trevisani (Tecnicoop) affronterà le linee di intervento per la redazione del Piano di Gestione che regolerà la tutela, la conservazione, la valorizzazione, la promozione e il monitoraggio del bene, e che dovrà comprendere il quadro delle misure legislative, regolamentari e di pianificazione messe in atto per proteggere e gestire il bene.Il lavoro della candidatura va nella direzione di valorizzare il portico non solo come manufatto di qualità architettonica, divenuto nei secoli cifra della città, ma anche nei suoi significati sociali, comunitari, antropologici; luogo di incrocio fra pubblico e privato, strada, commercio, artigianato, professione e abitazione; luogo di incontro, spazio protetto: “bene comune”, con parole di oggi.
I portici sono il volto e l’immagine di Bologna nel mondo, ma innanzitutto sono un bene della cittadinanza. In chiave di promozione turistica, possono diventare ancora di più un volano straordinario per la crescita e l’attrattività del territorio.
I portici di Bologna sono stati inseriti nella Lista propositiva italiana dei siti Patrimonio dell’UNESCO nel 2006 e tale candidatura è stata riconfermata nelle ultime liste propositive dove sono state ridotte le candidature potenziali.
Il riconoscimento definitivo della candidatura di Bologna quale sito del Patrimonio Mondiale UNESCO richiede la presentazione del dossier di candidatura che dovrà dunque evidenziare l’eccezionalità mondiale dei portici di Bologna come patrimonio culturale, materiale e immateriale.
In ragione di ciò, il progetto di candidatura chiama in causa diversi soggetti e si articola in più livelli di azioni. Tra di esse, la preparazione del dossier della candidatura per gli aspetti più propriamente storico-scientifici quali la giustificazione dell’iscrizione e l’identificazione e la descrizione del bene in oggetto; la redazione del Piano di Gestione che dovrà regolare la tutela, la conservazione, la valorizzazione, la promozione e il monitoraggio del bene, in un’ottica di valorizzazione e gestione innovativa dei portici nella loro dimensione culturale, sociale ed economica; infine, la costruzione di una piattaforma grafica di conoscenza che elabori e metta in relazione tutte le informazioni a disposizione sui portici, in linea con i futuri scenari che prevedono l’uso innovativo delle nuove tecnologie in materia di patrimonio culturale e la piena accessibilità e partecipazione dell’intera comunità.
“L’inclusione nel Patrimonio UNESCO può rivelarsi un potente fattore di attrazione turistica, e anche per questo il turismo svolge un ruolo fondamentale nella protezione e valorizzazione dei siti UNESCO. Non è un caso infatti che la maggior parte dei siti del patrimonio UNESCO sono anche importanti mete turistiche. Lo stesso UNESCO, almeno da una decina d’anni, punta molto sul “turismo culturale”, infatti, in linea con i più recenti studi sociologici, riconosce la necessità di un approccio integrato al turismo e alla conservazione dei beni culturali, nonché la stretta relazione fra sviluppo turistico, crescita economica e conservazione del patrimonio”. Nadia Monti
ingresso libero