A Parma emergono le Marche che ripartono

Degustazione guidataAl Gola Gola Festival, con le città patrimonio UNESCO per la gastronomia, le aree colpite dal sisma rilanciano e ripartono dalle produzioni di alta qualità e dalla tradizione che diviene ogni giorno innovazione.

Senza timore, con la forza della resilienza e la voglia di ripartire! “La ripresa socio-economica del nostro territorio può e deve passare per un rilancio di vocazioni antiche, quali l’agricoltura e la zootecnia, supportato da una progettualità chiara e condivisa come UNICAMontagna, rispetto alla quale l’Università di Camerino è pronta a dare il suo contributo!”. Parola di Andrea Spaterna, prorettore dell’Ateneo Camerte, nel corso del talk show con Marco Ardemagni a Parma.

Ospite di Gola Gola Festival, grazie al lavoro dell’architetto Vittorio Salmoni nell’ambito della Rete delle Città Creative dell’UNESCO, una compagine marchigiana capeggiata da UNICAM e TIPICITÀ ha voluto testimoniare che “le Marche non finiscono mai di stupire”, come ha sottolineato Marco Ardemagni, voce nota di RAI Caterpillar AM.

“Tipicità è da sempre un laboratorio di sviluppo ed oggi più che mai è pronta a dare il suo contributo per riavviare i motori!”, il commento di Alberto Monachesi rispetto al ruolo della factory-lab marchigiana per stimolare la ripartenza.

Tre giorni di protagonismo nel Mercato, insieme a tutti gli altri sapori “nobili” d’Italia, con il Paniere di Lunga Vita ed i produttori colpiti dal sisma che non si fermano, ma rilanciano, con nuovi prodotti, presenza ancora più attiva fuori dal territorio e volontà di affrontare questo momento insieme, anche attraverso le Reti d’impresa.

Verdicchio di Matelica “Cambrugiano”, frutti antichi, pecorino di sopravissana, amaro Sibilla e mistrà Varnelli, salumi tradizionali dell’Antica Gastronomia. Queste le “carte” giocate a Parma nell’evento degustazione giudicato il più interessante del Festival, proposto da Luca Facchini, coordinatore dell’Accademia di Tipicità, che ha visto la partecipazione di Silvano Buccolini dell’Azienda Agricola Si.Gi. e di Giovanni Angeli dell’omonima azienda di Pieve Torina.