“Dispersi. Un ponte di poesia tra Bologna e Palermo” rassegna “Attorno al Museo” per il 40° anniversario strage di Ustica

Come da tradizione, sarà la parola della poesia a segnare lunedì 10 agosto 2020, nella notte delle stelle cadenti, l’approdo finale della rassegna di eventi culturali “Attorno al Museo”, voluta dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica per trasmettere la memoria viva e rinnovare la richiesta di verità e giustizia attraverso i differenti linguaggi dell’arte.

In occasione del quarantesimo anniversario della strage, questo momento di alto ed emozionante impegno civile si declina in un’inedita veste scenica con l’evento di teatro e poesia Dispersi. Un ponte di poesia tra Bologna e Palermo, a cura di Niva Lorenzini, che unirà idealmente in’unica trama lirica le due città che il volo dell’aereo DC-9 Itavia, decollato da Bologna il 27 giugno 1980 alla volta di Palermo e precipitato al largo di Ustica con a bordo 81 passeggeri, avrebbe dovuto collegare.
La serata vuole essere nello stesso tempo, simbolicamente, un omaggio ai tanti Dispersi nel Mar Mediterraneo.

Accanto ai contributi artistici elaborati, a Bologna, da Cantieri Meticci con la regia di Pietro Floridia e, a Palermo, da vari attori guidati da Stefano Randisi e Enzo Vetrano, il comune sentimento di solidarietà e fratellanza sarà sottolineato dall’eccezionale partecipazione all’evento delle più alte autorità civili e religiose delle due città – Virginio Merola (Sindaco di Bologna), Matteo Maria Zuppi (S. Em. Cardinale Arcivescovo di Bologna), Leoluca Orlando (Sindaco di Palermo), Corrado Lorefice (S.E.R. Monsignore Arcivescovo di Palermo) – che affiancheranno Daria Bonfietti, Presidente Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica nel dovere della memoria.
Il programma della serata è organizzato con il contributo del Comune di Bologna e del Comune di Palermo.

Nell’ambito della main media partnership con la RAI, il canale all-news RaiNews24 dedicherà ampi spazi informativi all’evento trasmettendone in diretta alcuni momenti salienti.
Grazie al sostegno delle Sedi Regionali RAI, il pubblico bolognese e quello palermitano potranno seguire in diretta video i due momenti distinti in cui si articola la serata, attraverso gli schermi allestiti accanto ai palcoscenici nelle due città.

Si inizierà alle ore 21.15 a Bologna, nel Parco della Zucca di Bologna antistante il Museo per la Memoria di Ustica, con il prologo di un intervento registrato del Sindaco di Bologna Virginio Merola che legge un brando tratto dal racconto Unreported Inbound Palermo dalla raccolta Staccando l’ombra da terra di Daniele del Giudice.

Seguirà, con la regia di Pietro Floridia, l’intervento performativo di Cantieri Meticci, collettivo di artisti di base a Bologna impegnato nella ideazione e realizzazione di spettacoli, laboratori di teatro di comunità e progetti di riqualificazione urbana che coinvolgono cittadini, migranti, richiedenti asilo e rifugiati. In contrappunto alle loro azioni, S. Em. Cardinale Arcivescovo di Bologna Matteo Maria Zuppi e Daria Bonfietti leggeranno rispettivamente, il primo, il Salmo 17, splendido carme sul destino di Davide, re modello e fedele servo del Signore in un canto di festa che esprime l’ammirazione, la riconoscenza e la gloria di Dio e due brani di Dietrich Bonhoeffer, pastore luterano tedesco che fu una figura centrale nella lotta contro il regime nazista, morto impiccato il 9 aprile 1945 per ordine di Hitler, e la seconda, un brano tratto dalla sceneggiatura scritta da Andrea Purgatori, Stefano Rulli e Sandro Petraglia per il film Il muro di gomma di Marco Risi.

I testi poetici scelti per la notte di San Lorenzo abbracceranno le tradizioni culturali più disparate e, sullo sfondo del mito di Iside e Osiride narrato da Plutarco, si incastoneranno in 4 movimenti/azioni sceniche dai seguenti titoli: dispersione, ricerca, ricucitura, rinascita.
Sulla scena, attori anch’essi “dispersi diasporici”, ovvero originari delle più disparate provenienze, si muoveranno in una scenografia fatta di grandi reti da pescatori, simbolo quanto mai mediterraneo di interrelazioni e trame, che attraverso laboratori partecipati guidati dagli artigiani e scenografi di Cantieri Meticci, i cittadini hanno trasformato in grandi mappe tessili: testimonianze della bellezza dell’intreccio tra sensibilità ed esperienze di vita molto eterogenee.

Nei Cantieri Meticci la parola “dispersi” fa risuonare qualcosa di molto antico: il gesto di una sorella instancabile nell’andare alla ricerca dei pezzi del fratello dispersi, la sua determinazione nel ritrovarli, ricomporli insieme fino a ridonargli almeno per un attimo la vita. È il mito di Iside e Osiride. È la capacità tutta femminile di rigenerare la vita a partire dalla morte. È la spinta al congiungere che si contrappone a quella dello smembrare. Nasce nell’antico Egitto, mondo in cui Tifone, dio della siccità, sgretola, ma Iside, terra, si ricongiunge a Osiride, Nilo, e nuovamente la vita si rinnova.

Oggi, a maggior ragione se pensato in connessione con il quarantesimo anniversario della Strage di Ustica, tale mito riverbera onde di significato a livelli molto diversi: dalla sfera intima a quella sociale, dal farsi metafora della capacità della memoria di tenere in vita il perduto fecondando il presente, al rappresentare un modello al femminile, capace di tenere testa e battere un maschile sempre più soltanto disgregante. Ma è altresì importante per Cantieri Meticci perché racconta che la nostra identità non è qualcosa di fisso e immutabile e puro bensì un movimento di trasformazione: Iside infatti giunge dall’Africa ma in quel grande grembo di mescolamento che era il mare di mezzo – oggi al contrario muro e tomba – ha incontrato la civiltà greca e quella cristiana divenendo anche da noi, nella sponda nord del Mediterraneo, la dea protettrice di chi si mette in mare.

Alle ore 22.00 il filo del ricordo passerà a Palermo dove, nel Loggiato di San Bartolomeo, il Sindaco Leoluca Orlando leggerà X agosto di Giovanni Pascoli, la più celebre poesia sulla notte di San Lorenzo, i cui dolenti versi dall’afflato cosmico, scritti dall’autore in seguito all’uccisione del padre, suggellano ogni anno la conclusione della manifestazione simboleggiando il ricordo delle vittime della strage.

Il viaggio della memoria attraverso le voci della poesia proseguirà con gli interventi in scena degli attori Serena BaroneEster CucinottiMaria CucinottiRosario PalazzoloSabrina PetyxStefano RandisiEnzo Vetrano che, con la regia di questi ultimi due, leggeranno brani originali scritti per l’occasione.

Il momento finale della serata è affidato a S.E.R. Monsignore Arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice con la lettura di un salmo dedicato alla memoria di tutti i dispersi nel Mar Mediterraneo e alle vittime della Strage di Ustica.

In occasione dell’evento, il Museo per la Memoria di Ustica, che conserva i resti recuperati del velivolo DC9 e l’installazione permanente A proposito di Ustica concepita dall’artista Christian Boltanski in ricordo delle 81 vittime, osserva un’apertura straordinaria dalle ore 20.00 alle 23.00, con una visita guidata gratuita alle ore 20.00 a cura del Dipartimento educativo MAMbo.
La prenotazione è obbligatoria: tel. 051 6496611 oppure e-mail mamboedu@comune.bologna.it.
Numero max partecipanti: 7 persone.

Inoltre, fino al 10 agosto 2020, presso il museo è visibile il video ancora… Polvere, con la regia di Daniela Micioni e la consulenza artistica di Bruno Cappagli, realizzato da La Baracca – Testoni Ragazzi e l’Associazione Arte e Salute Onlus, in collaborazione con il Dipartimento di Salute Mentale dell’Azienda USL di Bologna.
ancora… Polvere coinvolge gli attori di Arte e Salute Ragazzi, affiancati da alcuni studenti e studentesse del Liceo Copernico di Bologna e dell’Istituto Galilei di Palermo, e vuole essere una testimonianza artistica, un omaggio per il 40° anniversario della Strage di Ustica, che parte dal materiale raccolto negli anni scorsi per la produzione di attività laboratoriali e performative programmate con l’Associazione dei Parenti delle Vittime della Strage di Ustica.
Un video che, ancora, parla di polvere. Di polvere che ha avvolto il corpo dello Stato e delle istituzioni. Di polvere nera, che toglie il respiro. Ma anche di una cittadinanza che non si ferma, e chiede verità e giustizia, rivolgendosi a chi dovrebbe garantirle.
Polvere che si trasforma e da 40 anni entra nell’ingranaggio di chi per tutto questo tempo ha coperto, insabbiato e depistato, per bloccare, smontare, e cercare di far emergere una verità per troppi anni nascosta.

L’ingresso alla serata è a offerta libera.
La prenotazione è obbligatoria sul sito www.attornoalmuseo.it o telefonando nei due giorni precedenti lo spettacolo, dalle ore 15.00 alle 18.00, e il giorno dello spettacolo, dalle ore 18.00 alle 20.00, al numero telefonico 348 4021862.

La rassegna “Attorno al Museo” è promossa dall’Associazione Parenti delle Vittime della Strage di Ustica con Regione Emilia-Romagna, Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna | Museo per la Memoria di Ustica, Comune di Bologna-Quartiere Navile e fa parte di Bologna Estate 2020, il cartellone di attività promosso e coordinato dal Comune di Bologna e dalla Città Metropolitana di Bologna – Destinazione Turistica.

Main media partner RAI, media partner RAI Radio 3, main sponsor Gruppo Unipol.
Si ringrazia T-per, Legacoop Bologna, Gruppo Hera, Coop Alleanza 3.0.
I progetti sono realizzati in collaborazione con Cronopios, Officina Immagine, Bologna Jazz Festival.

Il programma completo degli appuntamenti di “Attorno al Museo” è disponibile sul sito www.attornoalmuseo.it.

Biografie

Pietro Floridia
Regista, drammaturgo, scenografo, attore e direttore artistico di Cantieri Meticci.
Scrive e dirige numerosi spettacoli di cui vanno ricordati almeno Cronache da un mondo perfetto, Un giardino per Ofelia, testo tradotto in una decina di lingue e Il balcone di Giulietta (menzione speciale al Premio Scenario). Con lo spettacolo Il violino del Titanic vince il premio Teresa Pomodoro.
Negli anni della formazione lavora con B. Jerkovic, S. Cardone, V. Mikheenko, S. Farrell.
Ha fondato nel 1994 il Teatro dell’Argine di Bologna, di cui è dall’inizio presidente e direttore.
Dal 1998 al 2013 è condirettore artistico dell’ITC Teatro Comunale di San Lazzaro.
A partire dal 2005, realizza con il Teatro dell’Argine una serie di spettacoli e progetti legati al tema dell’intercultura: nasce la Compagnia dei Rifugiati, che sarà protagonista negli anni di laboratori, spettacoli e conferenze spettacolo.
Nutrono questa esperienza i suoi numerosi viaggi, dalla Palestina al Nicaragua, dalla Bolivia all’Africa: qui acquisisce e consolida una preziosa esperienza nelle pratiche di teatro comunitario. Nel 2009 conduce attività di laboratorio teatrale con i bambini di strada a Manágua in Nicaragua, e nel 2010 è in Bolivia, dove scrive e dirige lo spettacolo Arca di Noè all’interno del carcere minorile di Fortaleza. In Palestina collabora con Al-Harah Theatre, e lavora attivamente nei campi profughi della West Bank. In seguito, il viaggio realizzato dall’Italia al Senegal sulle tracce dei migranti che dal Nord Africa arrivano in Italia, dà vita a un libro e a uno spettacolo.
Nel 2014, la Compagnia dei Rifugiati diventa autonoma e prende il nome di Cantieri Meticci, di cui Pietro Floridia è tuttora regista e direttore artistico.

Cantieri Meticci
Cantieri Meticci è un collettivo di artisti, un po’ compagnia teatrale e un po’ officina, che lavora a Bologna, in Italia e nel mondo, ideando spettacoli, laboratori di teatro di comunità e progetti di riqualificazione urbana che coinvolgono cittadini, migranti, richiedenti asilo e rifugiati.
Sono molti i Paesi di provenienza degli artisti della compagnia, che pratica linguaggi diversi: teatro, musica, danza, videoarte, illustrazioni, opere di artigianato.
Dal centro alla periferia, Cantieri Meticci vuole trasformare i luoghi in cui agisce (scuole, centri di accoglienza, parrocchie, moschee, circoli, biblioteche, piazze) in altrettante fucine di meticciato sociale e di accesso alla cultura, gettando i primi semi di una progettualità nuova.
Cantieri Meticci realizza spettacoli di complesso che aprono i temi della contemporaneità a una pluralità di prospettive e di letture differenti.
Fra le produzioni più recenti: Il Violino del Titanic (2013); Gli Acrobati (2015), replicato in festival internazionali a Varsavia e Berlino; Lost Generation (2017); Autostrada del Sud (2018), tratto dal racconto di Julio Cortàzar, e Il Negro del Narciso (2019), una riscrittura contemporanea del romanzo di Joseph Conrad accompagnata da un’installazione artistica.
La produzione teatrale è affiancata anche da diversi progetti per imparare e condividere abilità ed esperienze: Quartieri Teatrali, laboratori di teatro nella città per acquisire gli strumenti di base della recitazione, della creazione di testi, del teatro fisico; Officina delle Arti e dei Mestieri, cicli di workshop per apprendere arti pratiche tra artigianato e tecnologia; L’InContrario, un ciclo di appuntamenti dedicati ai bambini per portare loro storie di tutto il mondo, divertendosi con letture animate e laboratori artistici.
www.cantierimeticci.it

Enzo Vetrano e Stefano Randisi
Attori, autori e registi teatrali, Enzo Vetrano e Stefano Randisi lavorano insieme dal 1976.
Nel settembre del 2011 hanno vinto il premio Le Maschere del Teatro Italiano con lo spettacolo I Giganti della Montagna per la categoria Miglior spettacolo di prosa e nel 2010 hanno ricevuto il premio Hystrio-Anct per il loro lavoro tra ricerca e tradizione. Del 2007 è il premio ETI – Gli Olimpici del Teatro come miglior spettacolo per Le smanie per la villeggiatura di Carlo Goldoni, realizzato insieme a Elena Bucci e Marco Sgrosso.
Nel 1988 Vetrano e Randisi hanno ricevuto dal Sindaco Leoluca Orlando il premio Palermo per il Teatro e vent’anni dopo, nel luglio 2007, è stato loro consegnato il premio Imola per il Teatro, come riconoscimento alla loro carriera.
Con il Teatro Daggide di Palermo, loro città d’origine, Vetrano e Randisi hanno condiviso l’esperienza formativa del teatro di gruppo, orientando la propria ricerca verso il teatro d’attore, l’improvvisazione e la drammaturgia collettiva.
Dal 1983 al 1992 hanno formato una compagnia all’interno della Cooperativa Nuova Scena di Bologna, per la quale hanno scritto, diretto e interpretato numerosi spettacoli fra cui una trilogia dedicata alla Sicilia, e hanno partecipato a diversi lavori con Leo de Berardinis.
Nel 1995 hanno fondato l’Associazione Culturale Diablogues, che spazia da produzioni di spettacoli di ricerca teatrale e musicale alla didattica, da collaborazioni e consulenze artistiche alla progettazione e realizzazione di eventi teatrali unici in luoghi di particolare interesse artistico e culturale.
Dal 2001 al 2012 Vetrano e Randisi sono stati fondatori e direttori artistici del Festival Acqua di terra / Terra di luna il più importante avvenimento culturale della Vallata del Santerno. Dal 2015 il progetto Acqua di terra / Terra di luna è rinato come rassegna estiva dedicata a laboratori e spettacoli diretti dagli stessi Vetrano e Randisi.
Dal 1999 al 2003 una creativa e fruttuosa collaborazione con Le Belle Bandiere ha avviato uno studio su testi classici che ha fatto conoscere e apprezzare il lavoro di Vetrano e Randisi anche in circuiti di teatro più tradizionale, distinguendosi per la prospettiva originale che apre squarci su differenti visioni e dimensioni dei testi e degli autori affrontati: Il berretto a sonagli di Pirandello (1999), Anfitrione da Plauto, Molière, Kleist e Giraudoux (2000), Il mercante di Venezia (2001) e Le smanie per la villeggiatura di Goldoni (2003).
Successivamente hanno creato una nuova compagnia che ha realizzato un repertorio pirandelliano: L’uomo, la bestia e la virtù (2005), Pensaci, Giacomino! (2007), I Giganti della Montagna (2009),  Fantasmi (2010), Trovarsi (2011).
Nel 2015 hanno realizzato la messinscena di un testo teatrale di Leonardo Sciascia scritto nel 1965 ma di scottante attualità: L’onorevole.
Recentemente hanno affrontato con risultati emozionanti anche la drammaturgia di Franco Scaldati realizzando Totò e Vicé (2011), Assassina (gennaio 2017) finalista come Miglior spettacolo ai premi UBU 2017 e Hystrio Twister 2017, Ombre folli (novembre 2017).
Dal 2015 la Compagnia Vetrano – Randisi / Diablogues è una firma della Cooperativa Le Tre Corde, attività teatrale di interesse regionale dell’Emilia-Romagna.
www.diablogues.it