Il dieci e l’undici settembre scorsi al Patafisico di Palermo, per la rassegna Minimo Teatro Festival Patapùm giunta alla decima edizione, la compagnia Quinto Equilibrio ha presentato ai piccoli spettatori “Giù dalla Torre” di e con Marcella Vaccarino, Stefania Ventura e Gisella Vitrano. Lo spettacolo, che rimane fedele alla fiaba Raperonzolo dei fratelli Grimm, può essere considerato un piccolo gioiello del teatro per l’infanzia.
Le tre attrici, bravissime ognuna nel proprio ruolo: la maga Gothel, Raperonzolo e il Principe, hanno voluto, come loro stesse hanno detto, dare della fiaba una lettura al femminile. Il lavoro teatrale infatti riesce a far venire fuori non solo l’iperprotezione materna che, personificandosi nella maga Gothel, diventa rovinosa per la figlia segregata nella torre, ma esplicita anche quel qualcosa di intimo e profondo che è in ognuno di noi e che spesso impedisce di sperimentare la libertà di vivere come si vuole.
La fiaba, dunque, come possibilità per le nuove generazioni di interpretare la contemporaneità secondo chiavi di lettura che aiutano a crescere passando anche attraverso le difficoltà. Ecco allora che nello spettacolo “Giù dalla Torre” al minaccioso ululato dei lupi e alla cattiveria paralizzante della maga Gothel si alterna il dolce suono dell’emozionante brano musicale “Moon River” che, con le parole there’s such a lot of world to see ( c’è così tanto mondo da vedere), si fa leitmotiv di tutta la fiaba.
E il principe che, al calar del sole, va a trovare Raperonzolo diventa metafora delle cose belle da incontrare nella vita, ma soprattutto incarna la possibilità di stimolare la curiosità sopita della fanciulla. Infatti, alla fine, sarà proprio Raperonzolo con il suo desiderio di conoscenza e con la sua forza d’animo a conquistarsi il diritto alla libertà. Drammaticità, lirismo, allegria e buona musica hanno accompagnato in questa nuova avventura l’attento e partecipe pubblico presente.
Giovanna Sciacchitano