Lo sport quale occasione per richiamare l’attenzione sui Parchi e le Aree Naturali Protette, sulla conservazione della biodiversità e, allo stesso tempo, volàno di sviluppo per l’intero territorio regionale. E’ questa, in estrema sintesi, la mission che ha spinto la Regione Umbria ad attivare il progetto “Parchi Attivi” che mira a far conoscere oltre che le peculiarità legate alla conservazione della biodiversità, nel rispetto di quanto sancito dall’Unione Europea con il progetto “Natura 2000”, soprattutto quelle attività legate al binomio sport-natura che rendono “attivi” e dinamici questi territori. “In un momento in cui l’ambiente, bene o male, è al centro dell’attenzione, dichiara Paolo Papa, Dirigente dell’Ufficio Parchi e Aree Protette della Regione, vogliamo proporre ai tour operator e a tutti gli amanti della natura un pacchetto turistico innovativo. Grazie all’ausilio di un portale web e di tutte le possibilità offerte dai social media marketing sarà possibile, infatti, scoprire in tempo reale la fitta rete di eventi e manifestazioni che animano i Parchi e, quindi, viverli in maniera diversa. Queste informazioni, continua Papa, costituiranno una risorsa non solo per quel turista poliedrico che vede nel bene naturale la sua meta vacanziera, ma anche un’opportunità per le strutture ricettive che sapranno in tempo reale come e dove indirizzare i propri ospiti nelle varie attività proposte”.
Il progetto, realizzato dagli Assessorati all’Ambiente e al Turismo della Regione Umbria e dal Consorzio ITACA, rappresenta, per quella che viene considerata il “Cuore verde dell’Italia”, un ulteriore tassello per la promozione turistica con particolare attenzione verso quelle aree che, a forte caratterizzazione ambientale, necessitano di una attenta valorizzazione soprattutto rispetto alla sostenibilità. “Si tratta, ha detto ancora Paolo Papa, di mettere in rete i sette Parchi regionali più uno nazionale per le bellezze che questi rappresentano in termini di naturalità e far si che ogni Parco venga specializzato per un determinato sport a seconda della propria vocazione e in relazione alla loro struttura”. Escursioni, trekking, ippoturismo, voli in deltaplano, nordik walking, vela, rafting fino al tarzaning, ma anche degustazioni a base di prodotti tipi locali e seminari, è quanto prevede la fase operativa del progetto.
Creare quindi una rete dello sport per lo sviluppo sostenibile dei Parchi che possa costituire un continuum naturale di grande eccellenza non solo in termini ambientali ma, più in generale, per lo sviluppo turistico del territorio. In tal modo, l’evento sportivo diventa l’occasione per richiamare l’attenzione sulle Aree Naturali Protette e sull’importante tema legato alla biodiversità. In un momento successivo, infatti, uno specifico vademecum descriverà non solo la flora e la fauna caratterizzanti il territorio considerato, ma anche le azioni preventive utili per la salvaguardia degli ecosistemi attraversati durante lo svolgimento delle specifiche attività.