"REBIRTH", DOMENICA 1 SETTEMBRE A MAMbo FINISSAGE DELLA MOSTRA "AUTORITRATTI. ISCRIZIONI DEL FEMMINILE NELL'ARTE "

finissage_foto Pietro diotti
finissage_foto Pietro diotti

Domenica  1  settembre  sarà  l’ultimo giorno utile per visitare al MAMbo – Museo  d’Arte  Moderna  di  Bologna  la mostra Autoritratti. Iscrizioni del femminile   nell’arte  italiana  contemporanea.  A  chiudere  l’esposizione dedicata  ai rapporti tra donne e arte in Italia negli ultimi decenni, alle 18,  in  via  Don  Minzoni 14,  è un evento performativo ideato da Annalisa Cattani  –  una  delle  artiste  in  mostra  –  con l’attore e autore Paolo Mazzocchi  e  gli  artisti  Marco  Samoré e Massimiliano Renzi, che vede la speciale  partecipazione  di  Mariangela Gualtieri, poetessa, drammaturga e attrice.  Un  finissage  ossimoricamente  intitolato  “Rebirth”,  in cui la rinascita  diventa  simbolo di un periodo di gestazione che, nel momento in cui si conclude, apre lo scenario della vita.Questo  “happening  partecipato”  come lo ha definito l’autrice, riprende e trasforma la sua precedente performance Inside, che apriva vari percorsi di senso, tra i quali materializzare lo spazio limite della relazione, secondo le  regole  acquisite dalla prossemica occidentale traendo spunto da quella che Stuart Hall teorizza come la “bolla auratica” che ci circonda.
Tale tema in Rebirth diventa il punto di partenza per un percorso condiviso grazie a un laboratorio, condotto nella settimana precedente da Paolo Mazzocchi, all’insegna della riscoperta del sé tramite il contatto con  l’altro  e  la  parola poetica. La performance si farà poi happening e vedrà  una  complessa  entrata e uscita da palloni meteorologici, involucri per  abitare  la  distanza  e  al contempo per attuare il superamento di un limite.  L’intera  azione  sarà  accompagnata  dalla voce e dalle parole di Mariangela  Gualtieri,  che  con la sua partecipazione dal vivo scaverà nel profondo, conducendoci lungo i paesaggi interiori conquistati attraverso la condivisione.  Si  verrà  dunque  a  creare un microcosmo creato da palloni meteorologici  “abitati”, il cui accesso viene conquistato dai partecipanti con  un  vero  e  proprio esercizio contorsionistico, non privo di un forte effetto  claustrofobico. Nella performance originaria questo rimandava alle monadi  di  Leibniz,  all’interno  delle  quali  l’individuo si riconosceva attraverso le proprie autorappresentazioni prive di comunicazione e interazione con l’altro. In questo caso, invece, diventerà il culmine di un processo   di   memoria   e   di   rebirth,   attuatosi   nel   laboratorio performativoteatrale  mirato  alla  presa  di coscienza del proprio corpo e della  relazione  con  gli altri, fino a divenire un vero e proprio rito di passaggio  e  di  abbandono  di  uno  stadio della propria vita, mirando ad un’apertura consapevole verso il futuro.
Il  laboratorio si svolge nella settimana precedente da un cast selezionato di  artisti,  studenti  dell’Accademia di Belle Arti di Bologna e personale del Dipartimento educativo MAMbo.
Questo  processo  è  stato  possibile  grazie  anche  ad Arabella Natalini, curatrice  della  sezione  (M)OTHERS  della  mostra,  che ha stimolando una ricerca  in progress lungo tutta la durata di Autoritratti dando vita ad un dispositivo  di  crescita  artistica,  concertata all’interno di un intenso dibattito intellettuale ed emotivo.
Per  il laboratorio di preparazione, Rebirth ha avuto la collaborazione del
Dipartimento  educativo  MAMbo  che,  sempre  domenica 1 settembre, propone l’ultima  visita  guidata  speciale all’esposizione con inizio alle h 16.30
per consentire la partecipazione al finissage.
Ingresso Rebirth: con biglietto museo, intero 6 €, ridotto 4 €.
La visita guidata prevede un costo di 4 € a persona.
Per maggiori informazioni: www.mambo-bologna.org
tel. 051 6494611