I vini siciliani a Londra con l'IRVO della Regione Siciliana Successo per la terza edizione del Wines of Sicily Tasting

vino13Palermo,  novembre 2013 – Si è appena concluso con successo il Wines of Sicily London Tasting, la manifestazione dedicata alle eccellenze vinicole siciliane e promossa dall’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia con la collaborazione di Michele Shah Srl. Per tutta la giornata di martedì 12 novembre, presso l’Altitude di Londra, trentadue produttori provenienti da tutti i territori del vino dell’isola, hanno dato vita a un walk around tasting rivolto ai principali buyer, ristoratori e giornalisti del Regno Unito. Ad arricchire la giornata anche tre seminari di approfondimento sulle peculiarità dei principali vitigni siciliani, affidati alla Master of Wine Jo Ahearne.

Lucio Monte, Direttore Generale dell’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia
Lucio Monte, Direttore Generale dell’Istituto Regionale Vini e Oli di Sicilia

“Abbiamo deciso di investire sulla città di Londra – dichiara LucioMonte, Direttore Generale dell’Istituto – perché è da qui che partono tendenze e preferenze di gusto dei consumatori di vino del futuro. Le etichette in degustazione nei tre seminari hanno dimostrato la versatilità e la modernità dei vini siciliani. Questa manifestazione giunta alla sua terza edizione, ci permette di essere nel cuore del mercato internazionale del vino e incontrare i migliori operatori del Regno Unito. L’export per i vini di Sicilia, soprattutto in questo momento di stagnazione dei consumi interni, continua a rappresentare per le aziende un obiettivo di fondamentale importanza e tutti gli sforzi che l’Istituto compie in questa direzione si stanno dimostrando efficaci e particolarmente apprezzati sia dai produttori che dagli addetti ai lavori”. 
Soddisfatti del progetto i rappresentanti delle cantine che hanno aderito anche quest’anno con grande entusiasmo. “Londra è un mercato di riferimento di primissimo piano per il vino di qualità – osserva Francesca Curto, titolare dell’omonima azienda vitivinicola insediata ad Ispica, in provincia di Ragusa,  nel cuore della tradizione viticola del Nero d’Avola  – e vino12presidiarlo è diventato fondamentale. Questo appuntamento londinese è di anno in anno cresciuto , le aziende si sono potute confrontare con una platea di professionisti  preparati e, soprattutto, interessati. Sono fiduciosa perché c’è concretezza e il vino al banco è terminato”. Anche Maria Isolina Catanese, Brand Ambassador Mandrarossa, linea top di gamma delle Cantine Settesoli di Menfi, sottolinea la professionalità degli operatori presenti: “Devo complimentarmi con chi ha organizzato e promosso l’evento di Londra. Durante tutta la giornata lo stand è stato visitato da un parterre di altissimo livello che ha apprezzato, in particolare, i nostri vini territoriali. Oltre al Nero D’Avola e ai vitigni autoctoni sono arrivate grandi lodi per i vitigni internazionali come lo Chenin Blanc, il Sauvignon Blanc e il Petit Verdot, vini eleganti per definizione ma che in Sicilia si arricchiscono di una sorprendente nota mediterranea”.
 “A Londra misuriamo un interesse crescente per quelle produzioni di qualità che esprimono territorio e identità. La Sicilia, in tal senso, può essere vincente, con vini, vitigni e aree di produzioni che si differenziano notevolmente.  Con questo spirito  – spiega Mario Di Lorenzo di Feudo Disisa, azienda vitivinicola di punta del monrealese, in provincia di Palermo – abbiamo voluto partecipare al Wines of Sicily London Tasting, sottolineando il valore enologico delle nostre scelte produttive centrate su vitigni autoctoni e condizioni pedoclimatiche particolarmente vocate alla coltivazione della vite. Noi siamo un’azienda emergente di una Sicilia che intende confrontarsi con un consumatore più esperto, anche più giovane, che non si ferma in superficie ma intende approfondire e conoscere”.
“L’Istituto Regionale dei Vini e Oli di Sicilia  a Londra e, più in generale sul mercato inglese, ha saputo costruire un appuntamento di prestigio coerente con il forte progresso qualitativo che il vino siciliano oggi esprime. Questo mercato è vitale ma anche molto affollato e competitivo. Vince chi riesce a trovare il giusto rapporto tra qualità e prezzo – spiega Salvatore Messina responsabile commerciale  della CVA Canicattì, una delle realtà della cooperazione più innovative del panorama siciliano – soprattutto nella grande distribuzione e nelle enoteche specializzate di M&S, Majestic, Tesco ed altri ancora. Di alto profilo anche la presenza della stampa specializzata che in questa occasione abbiamo incontrato, riscontrando un ottimo risultato  nel corso dei seminari e delle degustazioni in postazione. La Sicilia è sempre ben vista, anche per la credibilità raggiunta dalle nostre produzioni centrate sugli autoctoni e, soprattutto, sul vero Nero d’Avola certificato”. 
Di seguito l’elenco completo delle aziende partecipanti: Abraxas, Al-Cantara, Alessandro di Camporeale, Benanti, Carlo Pellegrino, Colomba Bianca, Baglio Curatolo Arini, CVA Canicattì, Cellaro, De Gregorio, Corbera, Fina, Costantino, Curto, Donna di Coppe, Duca di Salaparuta, Feudo Arancio, Feudo Disisa, Feudo Montoni, Feudo di Santa Tresa, Limonio, Luna Sicana, Nicosia, Pietradolce, Planeta, Rapitalà, Russo, Rizzuto Guccione, Cantine Settesoli, Terrazze dell’Etna, Tenimenti Zabù, Zisola.