Malika incanta il pubblico del Demodè di Modugno

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Foto Oronzo Lavermicocca

30 Aprile 2016, data già segnata da mesi in agenda semplicemente con la voce Malika. Sarà la 7 volta in cui l’ascolto live, ma sarà sempre come la prima volta, come quel pomeriggio di 8 anni fa in cui alla Feltrinelli di Bari rimasi letteralmente incantato da una timida Malika acqua e sapone che fischiettava le note di Feeling better.

 

Fu subito emozione mista ad un moto convettivo di magiche sensazioni , con note che malika1sembravano accarezzare l’aere prima d’atterrare dolcemente su filtro psofometrico dell’ascoltatore. Da quel giorno non ho mai smesso di seguire la Malikessa ( nome con cui l’artista italo-marocchina è sui social ). E’ stato cuore a prima vista e mai il mio battito è rimasto indifferente ascoltando la sua voce , che si tratti di live, d’ascolto radiofonico o del suo saluto quando, nel rivedermi a fine concerto, ricorda il mio nome ed esclama un secco “ ciao Oronzo !!!! “ Posto insolito quello in cui si svolge il concerto stasera: il Naif Tour 2016 è stato infatti studiato e rivoluzionato nell’ottica della cornice disco-club, il Demode’ di Modugno in provincia di Bari. Alle 22.00 lo spettacolo ha finalmente inizio davanti ad un copioso pubblico, anagraficamente eterogeneo. Con Malika sul palco ci sono i fedelissimi di sempre: Carlo Gaudiello al pianoforte, Stefano Brandoni alla chitarra, Marco Mariniello al basso, Leif Searcy alla batteria e Giulia Monti al violoncello. Mostrando da subito rapporto empatico con i fan, la raffinata Malika porta in scena la parte più essenziale, tecno e “ selvaggia “ di Naif. Vengono riproposti i successi noti al grande malika8pubblico, ma anche brani meno noti ai più , tutto mescolato con arrangiamenti originali. Il risultato è una versione live completamente inusuale e differente dalle precedenti a cui ho assistito, ma assolutamente coinvolgente e spettacolare. Sono le 23.30 circa quando Malika malika2si congeda dal suo pubblico, con l’indiscussa ovazione dopo una performance generosa ed un concerto degno di tal nome. Malika con la sua bravura ha sfidato anche la nota dolente d’un luogo dall’acustica non certamente ideale per voci nate per far sognare gli angeli. E’ stata ancora una volta poesia ed è stato ancora una volta battito quando a fine concerto ho incontrato Malika, che m’ha accolto col solito “ Ciao Oronzo !!!! “ Alla prossima Malikessa…….sulla mia agenda ci sarà sempre posto per te.

 

Oronzo Lavermicocca