Bologna rievoca il passato lontano e vicino attraverso i film privati dal 27 ottobre al 7 dicembre Archivio Aperto

testata-invito-giornalistiUn mese e mezzo di proiezioni, eventi, sonorizzazioni, riletture in chiave artistica, mostre, workshop, incontri e visite guidate all’archivio: torna dal 27 ottobre al 7 dicembre Archivio Aperto, la rassegna che da nove anni apre a Bologna le porte di Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia e del suo immenso patrimonio filmico privato e inedito.
Una data scelta non a caso, il 27 ottobre, giorno in cui si celebra la Giornata Mondiale del Patrimonio Audiovisivo, risorsa che dal 2002 Home Movies raccoglie, cura, cataloga, valorizza per conservare quell’affascinante bacino di memoria in pellicola che sono i film privati -9,5 mm Pathé Baby, 16mm, 8mm, Super8- custodi di un inconsapevole quanto prezioso valore documentaristico, cui si aggiungono film sperimentali, industriali e i più recenti video in formato analogico.

Un’edizione in cui saranno tanti i protagonisti: dalle donne alla storia alla città di Bologna come non era mai stata vista prima, tra centro e periferie, ricostruita nelle sue mutazioni a partire da immagini d’archivio inedite e sorprendenti.
Archivio Aperto è un progetto realizzato da Home Movies – Archivio Nazionale del Film di Famiglia con il sostegno del Comune di Bologna e della Regione Emilia-Romagna, con il patrocinio del Dipartimento delle Arti dell’Università di Bologna, in collaborazione con Istituto per la Storia e le Memorie del Novecento Parri E-R, nosadella.due, Biblioteca Italiana delle Donne e con Museo Civico Archeologico, Museo Civico del Risorgimento, Accademia di Belle Arti di Bologna, Xing, Modo Infoshop, Urban Center, Cineteca di Bologna, Cinémathèque Royale de Belgique, Istituto Storico Belga di Roma e Associazione Bologna-Bruxelles A/R, Dynamo, Nomadica, Spazio Labò, Ex Atelier Corradi, Associazione Griò, Cheap On Board, Kinodromo, Humareels, Bolognina Basement, Associazione Culturale Alberto Grifi, BilBOlbul, Teatri di Vita, Gender Bender, Fondazione Museo Ettore Guatelli. 

Media partner: ilDocumentario.it, Mediacritica, Cinema Errante

Partner tecnici: Kiné e Digialta.