Rachel Whiteread Study for Room MAMbo – Museo d'Arte Moderna di Bologna – Museo Morandi

Rachel Whiteread  Model IV , 2006  Gesso, legno e alluminio (1 scaffale, 6 unità)/Plaster, wood and aluminium (1 shelf, 6 units) 20.5 x 40 x 20 cm Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma
Rachel Whiteread
Model IV , 2006
Gesso, legno e alluminio (1 scaffale, 6 unità)/Plaster, wood and aluminium (1 shelf, 6 units)
20.5 x 40 x 20 cm
Courtesy Galleria Lorcan O’Neill Roma

Rachel Whiteread Study for Room al MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna – Museo Morandi fino al  4 maggio 2014 a cura di Gianfranco Maraniello, promossa da Istituzione Bologna Musei | MAMbo – Museo d’Arte Moderna di Bologna / Museo Morandi.

In concomitanza con ART CITY e in occasione del cinquantesimo anniversario dalla scomparsa di Giorgio Morandi, il MAMbo ha presentato un progetto espositivo di Rachel Whiteread, con una serie di lavori ambientati negli spazi del Museo Morandi.
L’artista britannica dichiara esplicitamente il suo interesse verso Morandi al quale è accomunata da un’incessante tensione metafisica e da una ricerca artistica che trascende il corso cronologico delle avanguardie o prospettive teoriche di ordine linguistico.
Nota per le sue sculture in resina e gesso, per i calchi con cui esplora l’architettura, lo spazio, l’assenza e la memoria – tra cui il celebre House del 1993, monumentale calco in cemento di una casa vittoriana poi distrutto, realizzato per stigmatizzare la speculazione edilizia nell’East End londinese – Rachel Whiteread condivide con Morandi l’attenzione per gli spazi intimi e gli oggetti del quotidiano, enfatizzandone il negativo e rivelando i vuoti intorno a essi. Sotto lo sguardo dell’artista, le “cose” di uso comune sembrano assorbite dallo spazio, in bilico tra presenza e assenza, lasciano una traccia di sé nel calco che le avvolge.
Rachel Whiteread presenta al MAMbo una selezione di opere che va dal 1991 al 2010 e due nuovi lavori di piccolo formato realizzati per l’occasione che ben si inseriscono negli ambienti del Museo Morandi, creando un dialogo poetico con i dipinti esposti, provocando un vicendevole proiettarsi di prospettive, enfatizzando la sistematicità e la coerenza delle ricerche dei due artisti. I volumi pittorici morandiani trovano così corrispondenze nelle scatole monocrome, negli essenziali parallelepipedi collocati nell’ordine di mensole e scaffali: le sculture di Rachel Whiteread sembrano esistere nello stesso tempo sospeso dei dipinti e degli acquerelli di Morandi.
In occasione della mostra dell’artista britannica il percorso espositivo del Museo Morandi viene variato, anche per consentire l’esposizione di cinque nuove opere dell’artista bolognese, collocabili tra il 1950 e il 1957 e concesse in prestito temporaneo da collezionisti privati. Sono presenti al miglior livello tutte le tecniche pittoriche che Morandi ha praticato fino alla fine della sua vita: vi sono infatti tre Nature morte a olio (Fiori e composizioni di oggetti), una ad acquerello, e un bell’esempio di disegno a matita. Sia le tele che le opere su carta sono quasi del tutto inedite; esemplare la Natura morta del 1957, quasi del tutto monocroma e caratterizzata da una serrata sequenza di bottiglie, da sempre presso la famiglia del proprietario che lo ricevette direttamente dall’artista.
Anche la sezione video del Museo Morandi viene rinnovata: sono infatti qui presentati al pubblico Exit Morandi (1964) – il commiato di Roberto Longhi dall’artista – e un dialogo di Riccardo Bacchelli con un Paesaggio di Morandi datato 1913.
Rachel Whiteread è nata nel 1963 a Londra, dove vive e lavora. Ha studiato pittura al Brighton Polytechnic e scultura alla Slade School of Fine Art e ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali fra i quali il Turner Prize nel 1993 per House e ha rappresentato la Gran Bretagna nell’edizione del 1997 della Biennale di Venezia. Molti istituti importanti come la Tate Modern (London), la Kunsthalle (Basel), il Reina Sofìa (Madrid), la Serpentine Gallery (London) e il Deutsche Guggenheim (Berlin) le hanno dedicato delle personali. I suoi lavori sono presenti in musei e collezioni private di tutto il mondo.
Maggiori informazioni
www.mambo-bologna.org
Orari di apertura ordinari
martedì, mercoledì, venerdì h 12.00 – 18.00
giovedì, sabato, domenica e festivi h 12.00 – 20.00
lunedì chiuso
Ingresso
intero € 6,00 – ridotto € 4,00