INDIVIDUATI I PROFILI DEI WINE LOVERS, ADESSO BISOGNA PASSARE ALL’AZIONE

Da-sx-AndreaGori-DanieleDodaro-DilettaSereni-FabioPiccoli-OscarFarinetti...E’ uno scenario chiaro quello che è emerso dal convegno “Il quadrato semiotico dei wine lovers: gli atteggiamenti di consumo del vino in Italia” che si è tenuto  a Verona nell’ambito del Vinitaly, organizzato dalla cantina trevigiana Bosco Viticultori del Gruppo VI.V.O. Cantine sac.
L’analisi condotta dall’istituto di ricerche di mercato Squadrati di Milano evidenzia come gli italiani, che consumano vino, si riconoscono in 4 macro atteggiamenti:
– RADICAL: per i quali il vino è il risultato del lavoro del vignaiolo e quindi il frutto di un processo produttivo etico e naturale.
– ENOSNOB: per i quali il vino lo crea l’enologo e ricercano garanzia di qualità e raffinatezza del gusto.
– PANE AL PANE: per i quali il vino è presenza quotidiana, da consumare con semplicità rifuggendo le pose.
– SOCIALITE: per i quali il vino è un catalizzatore di convivialità e di gratificazione sociale.
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Giovanni Rizzoli Sculture Possibili, The Sky Above The Blood Below Prorogata fino al 23 aprile 2014

Giovanni Rizzoli  Infiniti infiniti, 2011  Marmo nero del Belgio e sfera in vetro di Murano  165 x 30 x 30 cm  Esemplare unico  Photo: Francesco Allegretto
Giovanni Rizzoli
Infiniti infiniti, 2011
Marmo nero del Belgio e sfera in vetro di Murano
165 x 30 x 30 cm
Esemplare unico
Photo: Francesco Allegretto

Prosegue fino al 23 aprile 2014 Sculture Possibili, The Sky Above The Blood Below, la seconda personale di Giovanni Rizzoli alla FL GALLERY di Federico Luger. Il progetto presenta un corpus di sculture dell’artista realizzate per l’occasione, un percorso tra il mistico e il fiabesco in cui ispirazioni spirituali e religiose si fondono con istanze laiche, etiche e civili.

Laureato in storia dell’arte medioevale e scultore nell’accezione più classica del termine, Giovanni Rizzoli approda con questa mostra a una nuova fase della sua ricerca artistica. Nelle sue ultime riflessioni Rizzoli indaga le possibilità dell’assoluto, facendosi interprete del mistero del nostro tempo e portavoce delle sue manifestazioni. Quella che ci racconta è una cosmologia al contrario, una “terra senza il male” , dove l’umano e il divino si incontrano nuovamente dopo una lunga e dolorosa separazione nella speranza di ricomporsi, come due parti dello stesso simbolo ormai infranto. Accanto alle sculture è esposto un piccolo libro di Milton, Paradise Lost, che affronta proprio il dramma umano tra la scelta della conoscenza e l’affidamento alla grazia divina. Ed è attraverso questo tipo di dimensione simbolica che le sculture di Rizzoli approfondiscono la condizione dell’uomo, senza cedere al fascino facile e – come direbbe l’artista – “pornografico” della provocazione, ma recuperando piuttosto un fare sapiente e argomenti alti. Questo avviene, per esempio, con Cono Aureo (2013), composizione morbida di damasco d’oro che si sposa con una flebo che cola liquido azzurro sul tessuto, posta all’ingresso della mostra di fronte a Torre, scultura in damasco bianco (2013). L’operare di Giovanni Rizzoli si rivolge ad argomenti religiosi in maniera ancora più evidente nelle sculture Oltre (2013) e Ipotesi di ascensione (2002-2013): la prima, una sfera di marmo nero del Belgio di 45 cm di diametro con un’unica incisione in aramaico del nome di Gesù, posizionata in modo tale che l’iscrizione risulti nascosta allo sguardo; la seconda, una figura in bronzo appesa, con le mani alzate al cielo, colta nel tentativo di vincere la gravità della condizione umana che la tiene ancorata a terra.

Come acutamente anticipato da Bruno Corà in un testo del 2007 , “Giovanni Rizzoli appare, tra gli artisti delle generazioni più recenti, quello maggiormente dotato e capace di conferire all’opera una sconcertante sostantività ontologica.” Erede della più importante tradizione scultorea italiana del Novecento, in un percorso che lo vide protagonista alla Biennale di Venezia del 1999 curata da Harald Szeemann, Rizzoli oggi fa consapevolmente suoi i comandamenti di Arturo Martini e li ripensa alla ricerca dei “luoghi della sculturalità universale”, li ripercorre vivendo la scultura come “estensione”, come “insondabile architettura per raggiungere l’universale”. È uno sguardo, il suo, che guarda il mondo con “strabismo divergente”, “con un occhio rivolto al passato, alla misura classica, alla consolidata e ‘popolare’ bellezza aulica, e l’altro occhio divaricato verso il presente, l’ultima delle ultime convergenze attuali, l’ultima esigenza della storia, la contemporaneità.”

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6 chef bolognesi presenti all’evento nazionale più importante dedicato all’alta cucina dell’Emilia Romagna: “centomani, di questa terra”.

Massimo Poggi
Massimo Poggi

Lunedì 14 aprile a Polesine Parmense una giornata in cui cuochi, produttori, gourmet, esperti del settore agroalimentare si confrontano sul futuro del cibo. Ai fornelli anche: ALBERTO BETTINI ‘Da Amerigo 1934’ di Savigno, AURORA MAZZUCCHELLI ‘Marconi’ di Sasso Marconi, MARIO FERRARA ‘Scaccomatto’, MARCELLO LEONI ‘Ristorante Leoni’, MASSIMILIANO POGGI ‘Al Cambio’, AGOSTINO IACOBUCCI ‘I Portici’, tutti di  Bologna città.
Da qualche anno a questa parte all’Antica Corte Pallavicina dei Fratelli Spigaroli, luogo magico di Polesine Parmense (PR), si riuniscono il meglio della cucina e delle produzioni enogastronomiche  dell’Emilia Romagna, presentate direttamente dai migliori chef e produttori della regione, membri dell’Associazione CheftoChef emiliaromagnacuochi. “centomani, di questa terra” è una grande festa – in programma in questo 2014 lunedì 14 aprile dalle ore 10 per tutta la giornata – in cui cuochi, produttori, gourmet, esperti del settore agroalimentare si confrontano sul futuro del cibo attraverso un ricco calendario articolato in otto forum di approfondimento della durata di un’ora ciascuno nel corso dei quali sono previsti gli interventi di una cinquantina di illustri ospiti. E offrono al pubblico, attraverso una serie di coinvolgenti show cooking, l’opportunità di assaggiare, scoprire, abbinare cibi e pietanze che rappresentano l’eccellenza dell’enogastronomia regionale interpretata da oltre 40 chef. Fra questi anche 6 bolognesi: ALBERTO BETTINI ‘Da Amerigo 1934’ di Savigno, AURORA MAZZUCCHELLI ‘Marconi’ di Sasso Marconi, MARIO FERRARA ‘Scaccomatto’, MARCELLO LEONI ‘Ristorante Leoni’, MASSIMILIANO POGGI ‘Al Cambio’, AGOSTINO IACOBUCCI ‘I Portici’, tutti di  Bologna città.
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VINO E CINA: convegno internazio​nale a Montepulci​ano il 15 aprile

Vino e Cina invito programma-page-0Con 155 milioni di casse da 9 litri (pari a 1,865 miliardi di bottiglie) consumate lo scorso anno, in crescita del 136% rispetto al 2008, la Cina ha “scippato” alla Francia il primato del consumo nel mondo di vino rosso
Dunque la Cina si afferma, con una presenza importante, sullo scenario vinicolo mondiale anzitutto come mercato ma anche come protagonista di una rivoluzione (l’ennesima, per quel paese) di consolidate abitudini alimentari di cui il vino è addirittura il simbolo.
IL CONVEGNO
E proprio seguendo questi due filoni, quello che pone attenzione al prodotto-vino, anche sotto l’aspetto commerciale, e quello che ne evidenzia le caratteristiche di bene culturale, che si svilupperà il convegno internazionale “Il vino e la Cina: culture, tendenze dei costumi e prospettive di mercato” in programma martedì 15 aprile, dalle 9.30, al Teatro Poliziano di Montepulciano. Vi prenderanno parte esperti cinesi ed italiani, in un dialogo che si sta facendo sempre più frequente e serrato. Ad aprire i lavori saranno il Sindaco di Montepulciano, Andrea Rossi, ed il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Andrea Natalini.
Un saluto ai convegnisti giunge dallo scrittore Mo Yan, Premio Nobel per la letteratura, che augura il successo, raccomandando di alternare le parole alla degustazione di buoni vini.
 
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I vini di Tenuta Diavoletto incontrano la cucina stellata al Bellaria Street Food

amare-100x250Prosegue il percorso all’insegna dell’eccellenza intrapreso dalla cantina Tenuta Diavoletto, impegnata in una primipassi-100x250serie di appuntamenti enogastronomici in cui le migliori etichette della cantina di Bertinoro sono proposte in abbinamento a piatti preparati ad hoc da alcuni dei più noti chef stellati italiani. Dopo la tappa di marzo al Kase Festival, ospite di Slow Food Alto Adige, domenica 12 aprile Tenuta Diavoletto proporrà i suoi vini lungo il percorso culinario in programma al “Bellaria Street Food”, rassegna dedicata all’enogastronomia d’eccellenza promossa dall’Associazione Isola dei Platani in collaborazione con Bell’Atavola e il Comune di Bellaria.
Nel centro cittadino, a partire dalle 11, sotto il coordinamento dello chef dell’Osteria dei Frati di Roncofreddo Giorgio Clementi, sarà possibile degustare piatti d’élite preparati con i prodotti del territorio romagnolo a cui gli amanti dei rossi potranno abbinare un calice dei sangiovesi PrimiPassi, A.mare e Satirello o in alternativa il trebbiano Idi di Marzo. Da non perdere gli aperitivi stellati in programma alle 18 con gli chef Stefano Bartolini e Omar Casali e la cena conclusiva (ore 20) con gli chef Riccardo Agostini e Giuliana Saragoni.

personal effectsonsale sabato 12 aprile 2014 alla Cineteca

invito_personal_foodonsaleSabato 12 aprile 2014, nell’ambito della manifestazione La Scienza in Piazza® 2014 – Food Immersion (28 Marzo-13 Aprile 2014) promossa da Fondazione Marino Golinelli in collaborazione con il Comune di Bologna, verrà presentato il progetto personal foodonsale: un libro di ricette d’artista e un evento gastronomico dove il pubblico potrà gustare una selezione di alcuni piatti tratti dal volume. 

personal foodonsale parte dall’idea che l’attività culinaria si trovi esattamente al crocevia tra arte e scienza, in quanto è basata su processi chimico-fisici ma ispirata e costruita sulla base di concetti astratti e creativi.
Il progetto è il seguito ideale di personal effectsonsale, evento basato sull’esposizione e la vendita di oggetti personali appartenuti a 150 artisti contemporanei, tenutosi al Padiglione Esprit Nouveau di Bologna nel gennaio 2012.
personal foodonsale mantiene saldo l’interesse verso l’ambito personale e intimo dell’artista, insito già nella precedente edizione, coinvolgendo 50 artisti italiani di diverse generazioni.

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UNA GHIOTTA TRE GIORNI A PALERMO

gennaro-esposito
gennaro-esposito

Dodici chef, da Cristina Bowerman a Igles Corelli, da Gennaro Esposito a Crescenzo Scotti. Dodici “grandi firme” che faranno, per tre giorni, di Palermo la capitale dell’alta cucina. L’appuntamento è per il 12, 13 e 14 aprile, con la prima edizione di Palermo Showcooking, evento organizzato da Cronache di Gusto.
Nella cornice dell’NH Hotel, a due passi dal suggestivo Foro Italico, cuochi e pasticceri di talento si esibiranno e mostreranno le loro creazioni ad un pubblico di appassionati e addetti ai lavori. Ogni giorno, quattro chef si daranno il cambio ai fornelli e spiegheranno, nel corso di dimostrazioni pratiche, le tecniche per preparazioni dolci o salate. Al termine, tutti i presenti potranno degustare le pietanze realizzate. Gli chef stellati che si esibiranno durante la kermesse culinaria palermitana al completo: Giuseppe Costa, Vincenzo Fardella, Cristina Bowerman, Igles Corelli, Gennaro Esposito, Crescenzo Scotti, Franco Ruta, Carmelo Floridia,   Patrizia Di Benedetto, Carmelo Sciampagna,Tony Lo Coco e Bianca Celano.
 
Ma Palermo Showcooking è anche “guest star”: cinque “ospiti d’onore”per altrettanti laboratori alla scoperta del gusto, della tradizione e delle tecniche. Si inizia sabato 12 aprile (alle ore 16) con una piccola magia, il sorbetto alla neve del maestro gelatiere di Cerda, Antonio Cappadonia. Altre special guest di Palermo Showcooking saranno il caffè con Arturo Morettino, il pane con Ottavio Guccione de L’Antico Forno San Michele, salumi e formaggi con Salvatore Accurso e con l’affinatore FrancescoGambaro .
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Presentato al Vinitaly il Premio “Giulio Gambelli” 2015 per il miglior enologo under 35 dell’anno

asetaVerona, 8 aprile 2014 – È stato presentato oggi al Vinitaly il Premio “Giulio Gambelli”. Ad ospitare l’assegnazione dell’edizione 2015 del premio sarà il Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, durante il “Benvenuto Brunello” di febbraio. All’incontro di stamattina erano presenti i promotori del premio Stefano Tesi, presidente di Aset (Associazione Stampa Enogastroagroalimentare Toscana), Paolo Pellegrini, segretario del premio, e Fabrizio Bindocci, presidente del Consorzio del Brunello. Continua a leggere “Presentato al Vinitaly il Premio “Giulio Gambelli” 2015 per il miglior enologo under 35 dell’anno”

AL VIA OGGI IL 48° VINITALY, ASSET STRATEGICO PER UN COMPARTO CHE IN ITALIA VALE 12 MILIARDI

Cabernet-Sauvignon-SassRoa
Cabernet-Sauvignon-SassRoa

Il Ministro Maurizio Martina all’inaugurazione: «Il vino è stato e sarà anche in futuro un grande ambasciatore del Made in Italy nel mondo. I numeri che presenta una manifestazione come Vinitaly sono la dimostrazione di un importantissimo punto di forza delI’agroalimentare del Paese». Alla cerimonia di apertura presenti anche il Presidente della Commissione agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro, il Presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, il Presidente della Provincia di Verona, Giovanni Miozzi, e il Sindaco di Verona, Flavio Tosi. A rappresentare Veronafiere, il Presidente, Ettore Riello e il Direttore generale, Giovanni Mantovani.
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AL CONCORSO ENOLOGICO INTERNAZIONALE DI VINITALY 2014 MEDAGLIA D'ARGENTO E GRAN MENZIONE PER LA CANTINA LAIMBURG

Col-de-Rey-Cantina-Laimburg
Col-de-Rey-Cantina-Laimburg

Gewurtztraminer-Elyond-2010-del-Podere-Provinciale-Cantina-Laimburg-Alto-Adige
Gewurtztraminer-Elyond-2010-del-Podere-Provinciale-Cantina-Laimburg-Alto-Adige

Bolzano, aprile 2014 – Il 22° Concorso enologico internazionale di Vinitaly, la competizione di Veronafiere e Assoenologi che designa i migliori vini al mondo, ha attribuito la Medaglia d’Argento al cuvée Col De Réy 2009 e la Gran Menzione al Gewürztraminer Elyònd 2011 del Podere Provinciale Cantina Laimburg. Altri due riconoscimenti che vanno ad arricchire il già nutrito medagliere dei vini della Cantina Laimburg in Alto Adige.
 
Il concorso, uno dei più selettivi e rigorosi al mondo, quest’anno ha assegnato 73 medaglie, su quasi tremila vini iscritti ufficialmente in gara, attribuendo la Medaglia d’Argento nella Categoria vini rossi tranquilli a Denominazione di origine e a Indicazione geografica al Cuvée Col De Réy 2009 di Cantina Laimburg, un vino unico al mondo fruttato dalla struttura complessa e corposa, elegante e raffinato, di colore rosso rubino con riflessi granati che unisce un vitigno autoctono (Lagrein) e due internazionali (Petit Verdot e Tannat), per dimostrare il potenziale dei vitigni altoatesini. Il Col De Réy viene affinato per 20 mesi in botti di rovere e il nome ladino trae origine dalle leggende dolomitiche e significa: “plaghe collinari su cui crescono vitigni straordinari e si sviluppano uve d’altissima qualità”; un’ulteriore conferma dell’eccezionalità di questo vino.
 
Il Traminer Aromatico Elyònd 2011, a cui è stata attribuita la Gran Menzione di Vinitaly 2014 nella categoria vini bianchi tranquilli a Denominazione di origine e a Indicazione geografica, è un vino cristallino, dal colore giallo paglierino con piacevoli riflessi dorati. E’ caratterizzato da una buona intensità olfattiva con sentori eleganti e puliti di rosa, lavanda, frutta gialla e pepe bianco. L’Elyònd è un vino corposo e ben equilibrato, dalla buona freschezza e che chiude in bocca con note di banana e spezie. Il Gewürztraminer Elyònd proviene da circa un ettaro di vigneto, situato a 350 metri s.l.m., su un suolo alluvionale sabbioso e porfirico con sistema d’allevamento a spalliera e una densità di 5.500 piante per ha.
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