BOLOGNA 2 AGOSTO…I GIORNI DELLA COLLERA

 10250311_546970362089000_5517902519598239458_nSono trascorsi 34 anni da quel terribile sabato in cui un ordigno esplose nella stazione ferroviaria di Bologna, causando la morte di 85 persone e oltre 200 feriti.  34 anni in cui la città colpita non vuole e non può dimenticare.
Sabato 2 Agosto alle ore 21:00 presso la Nuova Arena Dall’Ara Stadio Dall’Ara – Entrata da Via dello Sport 6 –  nell’ambito della rassegna estiva delle migliori pellicole del 2014, verrà proiettato il film “Bologna 2 Agosto… I giorni della collera” di Giorgio Molteni e Daniele Santa Maria Maurizio,con Marika Frassino, Giuseppe Maggio, Martina Colombari, Lorenzo Flaherty, Luca Biagini, Enrico Mutti, Antonio Serrano, Lorenzo De Angelis, Roberto Calabrese, Tatiana Luter e Marco Di Stefano.  La prima ricostruzione cinematografica delle devastanti vicende che sconvolsero l’Italia negli anni ’70 e di cui l’eccidio bolognese rappresentò uno degli atti più estremi.
IL CAST E I REGISTI E EMINENTI PERSONALITÀ POLITICHE SARANNO PRESENTI ALLA PROIEZIONE PER UNA BREVE INTRODUZIONE ED UN SALUTO AL PUBBLICO
 SINOSSI: Il film “Bologna 2 agosto i giorni della collera” racconta la storia di un gruppo di ragazzi di destra che si dissocia dall’MSI per fondare il gruppo armato N.A.R. (Nuclei Armati Rivoluzionari) e che sarà protagonista di una lunga serie di efferati crimini.  Le loro azioni delittuose eseguite tutte a volto scoperto, vengono notate dai servizi segreti deviati che in seguito le utilizzeranno per destabilizzare lo Stato. Uccisioni, rapine, pestaggi saranno all’ordine del giorno.
Queste azioni non hanno nessuna logica politica, tanto da essere identificate in seguito come “spontaneismo armato”, messo in atto da gruppi giovanili di estrema destra che intendevano passare alla storia come rivoluzionari contro uno Stato democratico e antifascista.
Nel film si evidenzia la commistione tra i gruppi estremisti di destra, con la malavita romana, i servizi segreti deviati e la Loggia massonica P2.
Il film ripercorre l’atmosfera di terrore e di follia degli anni di piombo, fino ad arrivare alla strage più efferata dal dopoguerra, quella della Stazione di Bologna del 2 agosto 1980 che causò la morte di 85 vittime innocenti e 200 feriti.  Questa strage è una ferita aperta per la società civile e a distanza di oltre trent’anni non sono stati ancora assicurati alla giustizia i mandanti. Il film, ripercorrendo lo svolgersi delle vicende, vuole far rivivere le emozioni, le angosce, il terrore di quegli anni. Non ha lo scopo di svelare la verità, non spetta agli autori del film, ma vuole raccontare ai giovani i fatti affinché non dimentichino.
Una società civile, in uno Stato davvero democratico, non può fondarsi sul silenzio, sul ricatto, sul depistaggio. Uno Stato giusto dovrebbe colpire coloro che, per salvaguardare il proprio potere, hanno costretto l’Italia a pagare un tributo di sangue e di dolore senza pari. Se tutto questo e in cosi tanto tempo, non è ancora accaduto, c’é da chiedersi quando potremo gridare ad alta voce: “Mai più!”.