VINITALY 2015, UN’OTTIMA ANNATA CRESCONO I BUYER ESTERI IN ARRIVO DA 140 PAESI. NEL 2014 ERANO 120

Vinitaly2015_FotoEnnevi__MG_7604_20150322I visitatori a quota 150mila. Oltre 2.600 giornalisti da 46 nazioni.

Tutto il mondo ha transitato a Vinitaly, con operatori professionali da 140 Paesi, ben 20 in più rispetto al 2014. «Il risultato centra l’obiettivo che ci eravamo prefissati. Grazie all’aumento del 34% degli investimenti dedicati all’incoming e alla collaborazione con il Ministero dello Sviluppo economico, l’Agenzia-ICE e il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali, abbiamo aumentato la già alta partecipazione di buyer stranieri», ha

affermato Ettore Riello, presidente di Veronafiere. In totale i visitatori sono stati circa 150mila, ma rispetto al passato c’è più Far East, con Thailandia, Vietnam, Singapore, Malesia. Crescono il Messico e anche l’Africa, con new entry interessanti come Camerun e Mozambico. Bene pure il Nord Africa, con la ripresa di Egitto, Tunisia e Marocco sia per il vino che per l’olio extravergine di oliva di Sol&Agrifood. Soddisfatto anche Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere –. Abbiamo registrato grande soddisfazione da parte degli gli espositori, per la capacità di Vinitaly di migliorare di anno in anno il numero di buyer esteri e la qualità dei visitatori, mantenendo alto il numero dei contatti, tanto che aziende private di grande rilevanza hanno già sottoscritto rinnovi triennali per le prossime edizioni».
Nella top ten dei Paesi, impressiona la crescita della Francia, che Vinitaly2015_FotoEnnevi__MG_8246_20150322precede il Giappone, mentre Cina, Hong Kong e Taiwan si collocano all’ottavo posto. La Russia, nona, è l’unica in controtendenza come conseguenza della difficile situazione geopolitica in atto. Chiude al decimo posto il Brasile. Sono in aumento le presenze da altri Paesi dell’Unione Europea, in particolare da Polonia e Romania. Questo Vinitaly assiste anche al ritorno di un certo ottimismo per il mercato interno, con operatori interessati provenienti da tutta Italia, sia del canale horeca, sia della Gdo. La manifestazione è stata seguita da oltre 2.600 giornalisti da 46 nazioni. Grande soddisfazione da parte degli espositori, come Domenico Zonin «Un Vinitaly effervescente. Buono il mercato interno con la piccola ripresa dell’economia che sta dando i suoi frutti. Bene appuntamenti e presenza di buyer».
«Sento commenti positivi e, oltre a tanta soddisfazione, vedo l’ingresso di nuovi giovani produttori e questo è un bene – dichiara Leonardo Frescobaldi – Noi siamo contenti soprattutto per la qualità dei visitatori, sempre più sensibili all’origine del vino. Buyer da tutto il mondo: Usa, Estremo Oriente, Europa, siamo soddisfatti».
Masi – Alessandra Boscaini: «Come sempre Vinitaly è un evento molto impegnativo. Abbiamo visto molti giornalisti, molti clienti italiani anche dal Sud Italia e questo fa certamente piacere. Molta affluenza dai mercati esteri nonostante Prowein prima e Vinexpo a giugno. Per noi è stato un bel Vinitaly, con molto interesse per i vini della Valpolicella e l’opportunità di celebrare il Campofiorin, il vino inventato da mio nonno cinquant’anni fa».
«Abbiamo avuto una grandissima affluenza forse la migliore di sempre in termini qualitativi – ha affermato Rodolfo Maralli, responsabile marketing e commerciale di Banfi –compresa la domenica. La diversificazione di provenienza e questi numeri tutti gli anni sono un grande risultato di Vinitaly».

 
Silvia Donnini