Festival Brodetto: il gusto di una serata internazionale

DSCF8862Gandia chiama Apatin…e Fano sta nel mezzo. Imperdibile, stasera alle 20.00, lo spettacolo della cucina internazionale: fideuà e ribliji paprikas si incontrano grazie al brodetto. Sul palco centrale un doppio cooking show vedrà protagonisti la delegazione spagnola di Gandia, a capo della quale c’è lo chef nonché presidente dell’associazione “Fideuà” Avelino Alfaro Serrano, e quella serba di Apatin guidata dai cuochi Gojko Grbic e Milan Bujic.

Due gemellaggi, due collaborazioni internazionali, che nascono in onore di un’unica tradizione: quella delle zuppe di pesce e della vita da marinai. Una serata che sarà occasione di confronto e di scambio profondo tra culture così tanto diverse tra loro da possedere, in realtà, le stesse abitudini. Ogni zuppa di pesce che si rispetti, tra le sua origine da un’imbarcazione, che poi essa solchi i mari, gli oceani o i fiumi, poco importa.

In Serbia, infatti, lo sappiamo tutti, il mare non c’è. Però Apatin, la città con cui il Festival si è gemellato, è bagnata da uno dei fiumi più grandi d’Europa: il Danubio. E, proprio come per il Brodetto di Fano, dalla tradizione dei marinai che solcano e hanno solcato le acque del Danubio nei secoli, è nata una tipica zuppa di pesce di fiume che si cucina ancora oggi, come in passato, dentro paioli su fuochi all’aperto: la riblji paprikas a cui è dedicata, da oltre 54 anni, l’Apatinske ribarske večeri, famosa manifestazione che anima per quattro giorni il lungo fiume della cittadina. Così, per la prima volta in quindici anni,DSCF8917 la tradizione delle zuppe di pesce si getta dal fiume al mare dopo un viaggio di oltre 1.000 km.

Il gemellaggio avviato con la Spagna è frutto, invece, di una grande somiglianza più che di differenze: Gandia, infatti, è una città di mare, come Fano e proprio come Fano possiede una forte tradizione gastronomica che coinvolge il pescato locale e che ha dato vita negli anni ad un Festival simile al nostro. Inoltre, è la storia della fideuà ad avere radici comuni con quella del brodetto: più o meno nel 1915, dentro la cambusa di un peschereccio in navigazione sulle coste catalane del Mediterraneo, i cuochi di bordo si trovavano a cucinare per il capitano e i pescatori. Nel pentolone non mancano mai il pesce fresco di giornata, il brodo e mezzo pugno di riso a testa. Ma il riso è finito, e nella dispensa ci sono soltanto dei fedelini di emergenza. Ecco, la fideuà, versione gandiana della paella, nasce proprio così, dalla mancanza di riso in dispensa.

Il doppio cooking show sarà uno spettacolo da non perdere, non soltanto per i gusti esotici dei piatti che verranno presentati, ma anche per l’impianto scenografico: se la Spagna cucinerà la sua Fideuà sul palco, la Serbia allestirà fuochi e paioli a terra portando a Fano un pezzetto di quel “Bel Danubio blu” tanto decantato. Come ogni sera, anche in questa occasione, alla fine del cooking show sarà possibile, ritirando il tagliando all’ingresso del Palabrodetto, degustare le ricette appena cucinate live dalle delegazioni accompagnate da una degustazione di bianchelli locali a cura di “Bianchello d’Autore”, DSCF8929un nuovo progetto che coinvolge nove delle migliori cantine di Bianchello DOC del territorio.

Ma la giornata prevede anche molti altri appuntamenti. Si comincia, infatti, alle 17.00 sul palco centrale con la seconda semifinale di “El Brudet del Casa – Premio BCC Fano”; alle 18.00, sempre sul palco centrale si potrà assistere alla presentazione del libro “Elogio dell’Acqua” (2016, Marcos y Marcos) tenuta dall’autrice Daniela Maddalena; alle 19.00, poi, il Palabrodetto ospita la Confraternita del Brodetto impegnata nell’“ABC del Brodetto”, scuola di alta cucina dedicata al pesce povero dell’Adriatico. Infine alle 22.00, sempre sul palco centrale, la serata si anima con la musica di Alessia Martegiani & Maurizio di Fulvio Trio: ritmi raffinati e popolari al tempo stesso con influenze latine, mediterranee e jazz (in collaborazione con Adriatico Mediterraneo).