Il Ricordo di San Luca, il Pignoletto Brut che Cantina Valsamoggia ha dedicato alla sua terra: Bologna è stato presentato al Nu Lounge Bar (Via de’ Musei 6, 40124, Bologna).
Un prodotto unico, nato dal desiderio della cantina di valorizzare un vitigno fortemente identitario dei Colli Bolognesi e di sottolinearne le potenzialità aromatiche con uno Charmat lungo.
Nel corso della serata i presenti hanno degustato : Crostone caldo con spuma di mortadella, pinzimonio di verdure di stagione, Crescenta bolognese con aceto balsamico, Tortellone Rosso Bologna con ripieno di burrata, saltato in padella con pachino e calamari il accompagnato dal Ricordo di San Luca e da un piacevole DJ set.
Si è fatto desiderare più del previsto, ma alla fine il risultato ottenuto ha ripagato gli sforzi e la lunga attesa. “Ricordo di San Luca”, il Pignoletto DOC Spumante Brut di Cantina Valsamoggia, è ora presente sul mercato in coincidenza della riapertura dopo il lungo periodo di lockdown.
“È un vino che rappresenta perfettamente il nuovo corso di Cantina Valsamoggia e che siamo davvero felici possa finalmente cominciare a essere distribuito con continuità in questo momento di ritrovata socialità, convivialità e ripartenza” – commenta Carlo Piccinini, vicepresidente della
Cantina di Carpi e Sorbara. La cooperativa, che coinvolge 1200 soci viticoltori, nel 2014 ha rilevato Cantina Valsamoggia, situata nell’omonima località in provincia di Bologna che riunisce il lavoro di un centinaio di viticoltori del territorio. “Il Ricordo di San Luca è un omaggio a un territorio da sempre profondamente legato ad un vitigno, il Pignoletto, e ai suoi viticoltori, ma allo stesso tempo è una dedica a Bologna attraverso uno dei simboli più intimi e amati dai suoi cittadini”.
La scelta di dedicare questo spumante, in una prima produzione di circa 10.000 bottiglie, ad un simbolo artistico, culturale e naturalmente religioso come il Santuario della Madonna di San Luca, nasce dalla volontà di voler omaggiare con un vino di grande qualità, ma al tempo stesso alla portata
di tutti, la città di Bologna. “Volevamo che questo spumante di Cantina Valsamoggia si legasse con uno dei simboli più amati dai bolognesi, vale a dire la Basilica di San Luca che si erge sul colle della Guardia”.
Dal corredo aromatico incisivo e insieme delicato, il Pignoletto DOC Spumante Brut “Ricordo di San Luca” ben interpreta il desiderio dei soci della Cantina di ottenere un vino di carattere, frutto di un’attenta selezione delle uve provenienti dai vigneti più vocati a disposizione della cooperativa. Il risultato è un Metodo Charmat lungo, ottenuto grazie alla permanenza del vino base per circa un anno sulle sue fecce prima della successiva fase di imbottigliamento. Note agrumate e delicatamente fruttate lasciano spazio al palato ad un finale lievemente amarognolo, che ricorda la mandorla, tipica caratteristica dei vini ottenuti dal vitigno Pignoletto.
“La sosta in cantina, forzatamente più lunga del previsto a causa della chiusura dei locali e dei ristoranti durante la fase più acuta della pandemia, ha ulteriormente giovato a questo spumante” aggiunge Daniele Artioli, enologo e direttore tecnico e commerciale della cantina bolognese. “La
finezza dei suoi profumi è coinvolgente, così come la delicatezza del sorso grazie a bollicine eleganti e persistenti. La maggior sosta sui lieviti ha amplificato la grande qualità delle uve di partenza e ci ha dato una prova ancor più tangibile dell’ottimo lavoro sul vino base, è uno dei punti di forza di questo progetto”.
Il Ricordo di San Luca si presenta inoltre anche con due etichette da collezionisti a edizione limitata (circa 3.000 bottiglie). “Il desiderio di voler interpretare lo spirito delle generazioni più giovani e l’incontro con Enrico Dicò, uno dei più grandi interpreti contemporanei della Pop Art italiana, ci ha spinto a realizzare due etichette completamente differenti e di grande impatto visivo” – spiega Piccinini. L’arte figurativa dell’artista romano ha attinto sia dal mondo Comics con The Joker, che da quello del cinema con l’universale volto di Marylin: due icone pop che consentono ad uno spumante particolarmente territoriale come quello che nasce sui Colli Bolognesi di proporsi attraverso un linguaggio intergenerazionale.
Le origini di Cantina Valsamoggia risalgono al 1928, quando la Cantina di Bazzano era una florida cooperativa della zona dei Colli Bolognesi. Acquisita nel 2014 dalla Cantina di Carpi e Sorbara – altra storica realtà cooperativistica emiliana -, la cantina attualmente conta oltre un centinaio di soci produttori, 150 ettari lavorati e un totale di 400.000 bottiglie prodotte. Due le linee di produzione: una classica con vini rappresentativi del territorio e Ricordo di San Luca, uno Charmat lungo in produzione limitata. La forte identità delle due linee rappresenta perfettamente i capisaldi della cantina: la valorizzazione del Pignoletto, l’uva principe del territorio e delle colline dove viene allevata ovvero i Colli Bolognesi.