LA SCALATA DI UNA VETTA COME RITO DI INIZIAZIONE L'EMILIA ROMAGNA AL 61° TRENTO FILM FESTIVAL

Uomo%20Donna%20Pietra%20(2)Trento, 10 aprile 2013_ In tre in corsa per una Genziana al 61° Trento Film Festival, con un lavoro ispirato dallo scrittore Enrico Brizzi. Sono i tre registi emiliani che firmano il cortometraggio “Uomo, Donna, Pietra” una delle quattro opere di autore italiano su un totale di 26 selezionate per il concorso internazionale al 61° Trento Film Festival in programma dal 25 aprile all’8 maggio a Trento e Bolzano.
Si tratta di Antonio Bigini regista e scrittore, collaboratore di Home Movies, autore del film “Anita” di Luca Magi, che è stato in concorso al Torino Film Festival 2012. Con Bigini, firmano la regia anche Claudio Giapponesi, montatore e produttore tra i fondatori di Kinè e Paolo Simoni, autore e produttore, presidente di Home Movies, specializzato in cinema documentario realizzato a partire dagli archivi filmici come autore, produttore e consulente.
“Uomo Donna Pietra” è uno dei cinque episodi del progetto “Formato Ridotto”, un film collettivo che segna l’incontro tra Home Movies, l’Archivio Nazionale del Film di Famiglia di Bologna, e un gruppo di scrittori. Enrico Brizzi, Ermanno Cavazzoni, Emidio Clementi, Ugo Cornia e Wu Ming 2 hanno elaborato dei testi originali trovando nelle immagini dell’Archivio Nazionale del Film di Famiglia l’occasione di sperimentare nuove tecniche narrative.
Grazie ad approcci molto diversi tra loro in un’opera unica convergono cinque episodi dagli esiti sorprendenti, singoli episodi di corta durata, di volta in volta trasfigurati in saggio, racconto, cronaca e divagazione. Forme del cinema documentario accomunate da una matrice comune: il variegato universo emiliano-romagnolo.
Argomento di questo episodio è la scalata di una montagna come rito di iniziazione alla vita amorosa. Lo scrittore Enrico Brizzi costruisce un racconto di finzione su un montaggio di immagini amatoriali raccolte e conservate da Home Movies.
61^ Trento Film Festival | 25 aprile – 8 maggio 2013
Archiviata con ottimi riscontri di pubblico l’edizione numero sessanta, il Trento Film Festival, è pronto a vivere una nuova edizione: 8 serate evento, 7 Uomo Donna Pietra (1)mostre, oltre 20 appuntamenti dedicati a ragazzi e famiglie, 82 tra incontri, presentazioni, inaugurazioni, reading e spettacoli dal 25 aprile e fino al 5 maggio a Trento e tra l’1 e l’8 maggio a Bolzano e oltre 120 film concentrati in otto giorni.
La Turchia è il paese ospite di questa edizione con la storia affascinante raccontata dalle montagne di questo paese, basta pensare al “biblico” Monte Ararat. Al centro del progetto “Destinazione…Turchia” vi è naturalmente il cinema: saranno dodici gli appuntamenti con il nuovo cinema turco e oltre al cinema, eventi dal vivo, mostre e incontri letterari, reading, appuntamenti dedicati ai ragazzi. Un viaggio fatto di suggestioni ed anche di profumi, come quello del thè, da sempre coltivato su quelle terre e bevuto da quelle genti, e di altre spezie.
Nella serata di apertura della rassegna cinematografica, venerdì 26 aprile, quale omaggio al paese ospite, il gruppo turco di fama internazionale BaBa ZuLa proporrà un originale cine-concerto che accompagnerà la proiezione del film muto di Ernst Marischka, Enis Aldjelis – Die Blume des Ostens (1920). Costituita a Istanbul nel 1996 la band dei BaBa ZuLa è rinomata per le loro performance live ad alta energia Nella loro musica gli autentici ritmi turchi si mescolano con la musica moderna ed elettronica per creare un sound tutto loro conosciuto come Istanbul Psichedelia.
Nella serata “Dolomitiche”, ideata dal Alessandro Beber, domenica 28 aprile, si renderà invece omaggio alle montagne di casa e ai tanti protagonisti trentini che dagli anni 50 ad oggi continuano a rendersi protagonisti di grandi pagine dell’alpinismo moderno.
Philippe Daverio ci accompagnerà nella serata di martedì 30 aprile in un viaggio nelle Alpi sulle tracce di importanti figure come Segantini e Giacometti, che dal microcosmo alpino sono approdati alla celebrità internazionale.
Con Maurizio Nichetti, invece, giovedì 2 maggio si ripercorreranno i 150 anni del Club Italiano, in occasione di questo importante compleanno, ripercorrendo i momenti principali del rapporto tra gli italiani e la montagna.
A Reinhold Messner, venerdì 3 maggio, il compito di celebrare il mito dell’Everest in occasione dei 60 anni della prima salita e a 50 dalla impresa degli alpinisti americani autori della prima traversata di un ottomila. Un altro protagonista delle serate alpinistiche in Auditorium (sabato 4 maggio al termine della cerimonia ufficiale di premiazione) sarà l’inglese Mick Fowler, per la prima volta a Trento, definito “scalatore tra gli scalatori” dal popolare tabloid britannico, The Observer.
Accanto al cinema e al grande alpinismo non mancherà in questa edizione l’anima letteraria del Festival, la rassegna internazionale dell’editoria alpina MontagnaLibri, vetrina delle novità mondiali, e con un nutrito programma di incontri con gli autori e anteprime. Tra i protagonisti di questi appuntamenti Tony Wheeler, il fondatore della Lonely Planet, Mauro Corona, Carlo Marsili, Enrico Brizzi, Arno Camenisch, Tiziano Fratus, Kurt Diemberger, Mick Conefrey, Igor Koller.