Il Gal L’Altra Romagna procede l’attività di realizzazione dell’Asse 4 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna

foto1Con il Bilancio 2012 si chiude il terzo anno di operatività del Gal L’altra Romagna nell’ambito del PAL approvato dalla Regione Emilia Romagna a fine 2008.
Chiudere la terza annualità significa essere ormai giunti a una fase avanzata del lavoro di realizzazione dell’Asse 4 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna con un plafond di oltre 10 milioni di euro di fondi.
E poter quindi analizzare un bilancio che non è solo quello, pur positivo, dei conti dell’esercizio 2012.
Con l’attività espletata in questi anni su tre Misure – la 411 sulla COMPETITIVITA’, la 412 per la QUALIFICAZIONE AMBIENTALE E TERRITORIALE, la 413 riguardante il MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA’ DELLA VITA E DIVERSIFICAZIONE DELLE ATTIVITA’ ECONOMICHE – il Gal ha impegnato l’84% delle risorse a disposizione.
Grazie ai bandi indetti sulle tre specifiche Misure sopraindicate e ai progetti a regia avviati, le risorse pubbliche assegnate ammontano a € 6.711.159,20, con una capacità di generare investimenti per € 14.556.733,35.
La Misura 411 sulla COMPETITIVITA’ ha finanziato 45 domande (23 su Forlì-Cesena, 21 sul ravennate e 1 sul riminese). I contributi pubblici sono serviti all’Ammodernamento delle aziende agricole e all’accrescimento del valore economico delle foreste.
La Misura 412 per la QUALIFICAZIONE AMBIENTALE E TERRITORIALE ha interessato un bando su pagamenti agroambientali per i campi e i pascoli e ha finanziato attraverso questi 145 domande.
Con questa misura sono stati finanziati anche due progetti a Regia Diretta. Per “La zonazione olivicola dell’areale romagnolo come strumento di conoscenza e valorizzazione” sono state impegnate Risorse Pubbliche pari a € 48.784,80 che generano investimenti totali di € 60.981. Per il progetto “Lotta biologica per la difesa fitosanitaria del castagneto” le Risorse Pubbliche impegnate sono pari a € 8.000, che generano investimenti totali di € 10.000.
Sulla Misura 413 sono state finanziate 50 domande (29 in Provincia di Forlì-Cesena, 11 in Provincia di Rimini e 10 in provincia di Ravenna) per diversificare l’attività delle aziende agricole e incentivare le attività turistiche nel territorio rurale. A ciò si aggiungono tre progetti a cosiddetta regia diretta.
“Facendo un bilancio pluriennuale sulla nostra attività, emerge chiaramente l’impegno profuso dal Gal L’Altra Romagna – commenta il presidente Bruno Biserni – Avere impegnato l’80% dei fondi a disposizione è un risultato importante, perché non dimentichiamo che la mission de L’Altra Romagna è la valorizzazione e la crescita del territorio romagnolo, in particolare delle sue aree rurali e dell’entroterra, avendo anche stimolato l’intervento di altri enti locali e privati attraverso compartecipazioni finanziarie nei progetti realizzati. Vorrei inoltre sottolineare che l’ultimo anno è stato un anno molto impegnativo, soprattutto per le azioni a bando gestite dalla nostra struttura, ma con soddisfazione siamo riusciti anche ad avviare due importanti progetti a regia, che siamo convinti porteranno grande beneficio alle zone collinari, sia in termini economici, che di benessere e di modernità”
L’attività del 2012
Il 2012 ha visto un lavoro impegnativo soprattutto per le azioni a “bando”. Il Gal ha istruito 66 domande d’aiuto relative a quattro bandi pubblicati: “Diversificazione in attività non agricole: Agriturismo” (domande 33), “Incentivazione delle attività turistiche” (domande 6), “Ammodernamento delle aziende agricole” (domande 18) e “Accrescimento del valore economico delle foreste” (domande 9). Di queste ne sono state finanziate 23 per un totale di € 1.233.398,84 di contributo che ha generato una cifra doppia di investimenti totali. Quattordici domande sono state finanziate in Provincia di Forlì-Cesena, per un totale di € 825.052,16 di contributo (stima per ogni comune € 45.836,24); due in Provincia di Rimini per un totale di € 95.987,72 di contributo (stima per ogni comune € 8.726,16), le restanti sette domande finanziate sono ricadute in Provincia di Ravenna per un totale di € 312.358,96 di contributo (stima per ogni comune € 59.256,93).
Si ricorda che il territorio di competenza dell’attività del Gal è variamente distribuito nelle tre province romagnole: 18 comuni in provincia Forlì-Cesena, 11 in provincia di Rimini, 5 nel ravennate e alcuni sono interessati solo parzialmente.
Nel corso del 2012 è proseguita l’attività di relazione e di incontro con gli enti del territorio. I dirigenti della società d’area hanno più volte incontrato i Comuni, le Comunità Montane, le Province, le Camere di Commercio e le Associazioni di categoria per mantenere vivo il confronto e fare conoscere le attività previste nel corso dell’anno, convinti che la condivisione della progettazione sia lo strumento più efficace per un autentico sviluppo territoriale; a riprova dei frutti che assicura questa modalità di lavoro, il grande coinvolgimento e la partecipazione economica di quasi tutti i comuni dell’area Gal a due importanti progetti a regia, approvati nel corso
del 2012 dal Comitato Tecnico Regionale Leader.
Si tratta del progetto Il Territorio Leader in movimento: un impegno per la salute dei cittadini del territorio Leader attraverso il miglioramento della qualità della vita, che prevede investimenti per un totale di € 256.700 e si concretizzerà nei prossimi mesi.
Il secondo progetto approvato porterà alla digitalizzazione dei Centri storici per favorire il turismo culturale nei territori rurali con l’utilizzo delle nuove tecnologie. In questo caso sono previsti contributi per un totale di € 278.400, che generano un investimento di € 348.000.
Un altro progetto a regia diretta che nel 2012 ha visto la sua fase conclusiva è quello, in convenzione con il Parco della Vena del Gesso, sulla “Promo-commercializzazione turistica del territorio dell’Appennino”, dove sono state impegnate risorse pubbliche pari a € 80.000, per investimenti totali di € 100.000.
“Il bilancio 2012 che viene presentato all’assemblea sociale, in agenda il 24 aprile, chiude con risultati positivi, seppur non eclatanti; un segno più che si conferma da ben 13 anni, a garanzia di un’attività di promozione e sviluppo attenta ed efficiente – dichiara il direttore Pierlorenzo Rossi – Il risultato di bilancio tuttavia è solo il tassello economico di un impegno sul territorio che ha completato il suo terzo anno di attività nell’impegnativo ruolo di attuatore dell’Asse 4 del Programma di Sviluppo Rurale della Regione Emilia Romagna. E che, avviandosi a conclusione, si presta a un’analisi più ampia sugli obiettivi raggiunti”.
Il 2013: prospettive e attività
Nell’anno appena trascorso sono stati predisposti ulteriori progetti che oggi sono in attesa di approvazione da parte del comitato Tecnico Leader; riguardano le micro imprese turistiche, le micro imprese Artigiane, e progetti per “albergo diffuso”.
Attualmente è attivo il bando Incentivazione delle attività turistiche con scadenza al 31/05/2013 e si stanno concretizzando i due grossi progetti a Regia Diretta licenziati dal Comitato Tecnico Regionale Leader: Il Territorio Leader in movimento (sono attive le manifestazioni d’interesse) e il progetto sulla digitalizzazione dei Centri storici.
Un capitolo a parte – proprio perché rappresenta un’importante opportunità per i giovani, oggi l’anello più debole di questo Paese – merita l’approvazione del progetto ”Innovative skills in agricolture and rural tourism-ISA” finanziato nell’ambito del programma europeo Leonardo da Vinci per un importo complessivo di € 235.417,50 che consente a decine di giovani di usufruire di una borsa di studio per tirocini all’estero. Nello specifico sono 74 i giovani dell’Emilia Romagna, Veneto, Sicilia e Basilicata selezionati a febbraio a fronte di 370 domande presentate. Il primo gruppo di ragazzi è partito a marzo con meta Valencia, Berlino, Sofia e Portsmouth; un secondo gruppo partirà a giugno, e un terzo gruppo a settembre.
Nel 2013 prosegue inoltre, per la buona efficacia dimostrata, la convenzione per il servizio sulle opportunità finanziarie, partita in maniera sperimentale nel 2011 con il Comune di Meldola, che poi si è potuta estendere agli altri Comuni della Comunità Montana dell’Appennino Forlivese e dell’Unione Montana dell’Acquacheta.