Premio letterario nazionale “Arenella-Città di Palermo” 2014

10371646_622089711208355_4371952987709822102_n[1] (2)Il 16 maggio scorso a Palermo nella splendida “Sala delle Lapidi” di Palazzo delle Aquile si è svolta la premiazione dei vincitori del Premio letterario nazionale “Arenella-Città di Palermo” 2014, organizzato dall’Associazione Palermo-Cult Pensiero, presidente dottore Francesco Anello. Il Premio, giunto alla sua quinta edizione, ha evidenziato una notevole maturazione nei temi trattati dagli autori, versi meno intimistici e più consapevolezza riguardo ad argomenti sociali e grandi problematiche. “Il poeta non è avulso dalla realtà, ma la vive, ne sente i disagi e spesso li denuncia”, come ha detto il professore Tommaso Romano, componente della prestigiosa giuria insieme ai professori Eliana Calandra, Rita Cedrini, Ciro Spataro e il presidente professore Salvatore Di Marco. Ha condotto magistralmente la cerimonia di premiazione  Katiuska Falbo, con i piacevoli intermezzi musicali del quartetto di flauti Syrinx-Ensemble del Conservatorio Vincenzo Bellini di Palermo.
Come ogni anno è stata ricordata una figura di rilievo nel panorama culturale nazionale, per questa V edizione, presenza centrale del premio è stato Salvatore Quasimodo per l’attualità dei concetti espressi nei suoi “Discorsi sulla poesia” riguardo il valore sociale e civile, come ha detto lo storico Ciro Spataro.
Il Premio Arenella-Città di Palermo è una bella opportunità per promuovere culturalmente il territorio ed elevare Palermo e le sue borgate a luoghi di cultura.
Il Premio nasce infatti per il nobile fine di salvaguardare il patrimonio culturale locale e nazionale ed è testimonianza di chi ancora crede nella valorizzazione artistica e socio-culturale cittadina.
Per la silloge in lingua dialettale i finalisti sono i poeti:
Francesco Ferrante con “ ’Nto Jardinu di l’amuri”
Palma Mineo con “Dattuli”
Francesco Billeci con “I ginestri di Portella”
Si è classificato al primo posto, vincitore assoluto con la silloge in dialetto siciliano “Di mia a tia”, il dottore Pippo Pappalardo, figura emergente nel campo della poesia dialettale, perché dotato di ottimi strumenti espressivi e “osservatore attento dei fatti di lingua e cultura”.
Finalisti per la silloge in lingua italiana sono i poeti:
Paolo Menon con “Balò Brulè”
Francesco Busalacchi con “I guardiani del si”
Emanuele Lanzetta con “Miele di mare”
Primo classificato, vincitore assoluto per la silloge in lingua italiana la poetessa Rossella Cerniglia con “Penelope e altre poesie”, per la sua lunga ed elevata esperienza letteraria.
Versi dalle opere vincitrici sono stati letti dalla poetessa-attrice Francesca Guajana.
Durante l’evento culturale è stato assegnato il Premio Speciale “Alberto Prestigiacomo”alla dottoressa Maria Elena Volpes, soprintendente ai Beni Culturali e ambientali della regione Sicilia, al professore Giovanni Ruffino, presidente del Centro studi filologici e linguistici siciliani e al maestro Marco Betta, compositore apprezzato nel panorama musicale italiano.
 

Giovanna Schiacchitano