Nell’Art Week bolognese protagonista l’attesa quarta edizione di SetUp Contemporary Art Fair – 29/31 gennaio 2016

contemporaryE’ ormai tutto pronto per questa quarta edizione di SetUp Contemporary Art Fair, prima fiera indipendente di arte contemporanea di Bologna, da quest’anno annoverata tra le eccellenze fieristiche nazionali, che, dopo il successo delle passate edizioni, torna a smuovere e rivitalizzare il sistema dell’arte dal 29 al 31 gennaio, proprio dalla sua consueta base operativa in Autostazione, coinvolgendo il pubblico più vario dell’art week bolognese.

Dopo l’adesione entusiastica da parte di 42 gallerie italiane e straniere, i progetti di respiro internazionale, un comitato scientifico costituito da illustri protagonisti del mondo dell’arte contemporanea, gli immancabili ambiti riconoscimenti per curatori e artisti, lo spazio dedicato all’arte performativa, ai più piccoli e all’editoria, il quadro di questo SetUp 2016 può essere finalmente completato con gli ultimi tasselli. Premio Luis.it

Si aggiunge all’elenco dei noti e prestigiosi premi ospitati da SetUp Contemporary Art Fair una new entry importante: il Premio Luis.it, attribuito ad una delle 42 gallerie partecipanti, andando così a coprire, insieme a curatori ed artisti, tutte le categorie protagoniste della manifestazione fieristica e portando a quota 7 il numero di questi importanti riconoscimenti. Questo premio, assegnato dall’agenzia di comunicazione Luis.it, che con SetUp condivide la densità di significati contenuti nel nome stesso della fiera, nonché la convinzione dell’importanza della cultura nella nostra società, darà all’espositore che presenta il miglior progetto curatoriale la possibilità di raccontare la propria storia, i propri progetti, le proprie ambizioni attraverso un video-portfolio di presentazione, realizzato con compositing e infografiche animate,  in grado di emozionare, colpire, suscitare, ricordare e farsi ricordare.

Ad occuparsi della realizzazione del Premio sarà la casa di produzione video interna all’agenzia. Il lavoro finale rappresenterà una vetrina da mettere in mostra anche in ambito digital.

Selezioneranno il vincitore: il Presidente e l’Amministratore Delegato di Luis.it, Luigi Zanolio e Matteo Amante, insieme alla direzione di SetUp, Simona Gavioli e Alice Zannoni.

Un gradito ritorno è quello del Premio Emilbanca che utilizzando la stessa formula della scorsa edizione chiede al pubblico di SetUp di assumere il ruolo di giuria popolare. Votando attraverso una cartolina messa a disposizione all’interno degli spazi della fiera i visitatori potranno votare tra tutte le opere esposte quella che preferiscono, con l’unico vincolo che il valore di questa non superi i 500 euro. Il biglietto vincente sarà quello estratto dal notaio e la persona si aggiudicherà l’opera stessa.

Progetto Direzioni e Progetto Symbols – Simboli di libertà

Tra gli Special Project di questa edizione va segnalato l’avvincente progetto Direzioni, in linea con il tema guida dell’ORIENTAMENTO, e che si inserisce perfettamente nell’attuale dibattito sul futuro della street art, aperto proprio dalla città di Bologna.

Nato nell’ottica degli interventi di riqualificazione, si sviluppa con l’intento di dare una nuova pelle all’atrio dell’Autostazione di Bologna, un luogo di transito, frequentato dai passeggeri, caratterizzato da una forte identità, ma anche uno spazio da “rivedere” e da vivere, non solo da attraversare per prendere la corriera.

Un’operazione determinata e ben mirata di wall painting, che ha l’obiettivo di cambiare la percezione dello spazio sfruttando il potere che l’arte ha di produrre bellezza in ogni luogo, regalando momenti di straniamento con nuove percezioni e godimento estetico agli abituali fruitori di questo spazio pubblico, crocevia per molte destinazioni, melting pot di culture e personalità eterogenee.

Un flusso multietnico che, nelle mani dei due street artist Corn79 e ETNIK, si trasforma  in un percorso cromatico di tinte pastello, caratterizzato da geometrie astratte e prospettive, per dare carattere e vivacità all’ambiente.

Il progetto è di Corn79 ed ETNIK per l’Associazione “Il Cerchio E le Gocce”, a cura di Caravan SetUp, associazione nata da una costola dell’organizzazione di SetUp Contemporary Art Fair, e realizzato con in collaborazione con Autostazione s.r.l.

Si inserisce sempre in questa tipologia di intervento artistico urbano anche lo splendido progetto Symbols – Simboli di libertà, dell’artista Raul che si interroga sulla libertà in tutte le sue forme e gradi, dalla sfera personale a quella pubblica.

Creata appositamente per SetUp 2016, lopera site specific, accoglie all’ingresso della manifestazione i visitatori offrendo fin da subito una chiave di orientamento nell’approccio all’arte e non solo.

Il segno incessante, ripetitivo, imperfetto, uguale a se stesso eppure diverso ogni volta e diverso per ognuno, è un invito a liberare per liberarsi.

Raul traccia con i suoi segni distinti e rapidi, preistorici e contemporanei, ricchi di curve, sfumature e dubbi, una via essenziale e senza intellettualismi verso la libertà, di certo non facile da praticare. La presenza delle opere dell’artista si estenderà inoltre anche all’interno della PAOLO CASTELLI Vip Lounge, portando la riflessione su questa importante tematica anche in questo luogo, privilegiato punto di osservazione per il pubblico.

Special Project

Tra gli ingredienti che rendono questa manifestazione fieristica un unicum nel panorama delle fiere di settore di certo va inserita l’effervescente sezione dedicata agli Special Project, quest’anno 11, che regala ai visitatori la possibilità di conoscere lavori artistici inediti e innovativi.

Ricordiamo lo splendido progetto proposto dalla Galleria D406 – fedeli alla linea di Modena, e Moduli d’Arte che, insieme a Lorenza Roverato, presenteranno “Un grande disegno“, a cura di Valerio Dehò e con il prezioso contributo della Fonazione Zinelli, nonché il grande progetto internazionale Drawing the world – Focus Santander a cura di Monica Alvarez Careaga.

Ad arricchire il ventaglio di offerte si inseriscono altri coinvolgenti proposte come “Ozzehg e il Castello di Chiara” di Paolo Balboni che propone gli scatti artistici di una speciale modella, una vera e propria “gigantessa”, che, pur richiamando gli eccessi formali di Botero, è comunque trattata con grazia.

La castellana delle favole dei fratelli Grimm diventa qui la “tabaccaia” felliniana di Amarcord grazie a un pulviscolare “flou” che l’avviluppa dolcemente, ammorbidendo la crudezza della situazione.

Installazioni e fotografia sono dunque grandi protagonisti di questa edizione 2016, come confermato dalla presenza di un ulteriore progetto fotografico Eddi birthday and memories”, sempre di Paolo Balboni, e dall’installazione Medusa Medulla” di Pol Palli.

“Eddie birthday and memories” si rivela come rappresentazione della perpetuità degli oggetti, con il pupazzo ottocentesco Eddie in ceramica e ferro, diventato reperto emotivo passando di mano in mano a diversi proprietari, che si contrappone invece alla limitatezza del corpo, legato allo scorrere del tempo che passa.

Concettualmente speculare a Eddi, con la quale interagisce, è l’installazione Medusa Medulla, di Pol Palli. L’opera, scena di uno scarno teatrino la cui protagonista è una figura antropomorfa da cui germogliano protuberanze filamentose che avvolgono l’atmosfera come tentacoli della medusa, rappresenta il distacco dell’uomo dal tangibile, dai vincoli del tempo e delle cose e rappresenta una rinascita protesa all’ideale.

Dalla memoria del passato si passa invece alla condizione dell’uomo contemporaneo con “Exposure” di Marco Biscardi che con il suo linguaggio artistico denuncia con immagini forti, ma allo stesso tempo ironiche e dissacranti, il mondo della pubblicità appropriandosi delle strategie di marketing ed esasperando il concetto di advertising facendolo diventare il mezzo significante. Collocando i brand in contesti bellici e disastrosi, integrando il “marchio riconoscibile” in situazioni drammatiche, normalmente non associabili, ricerca l’effetto di mettere in luce l’assurda, ma possibile, prossima realtà.

SetUp Contemporary Art Fair dedica un’attenzione particolare anche al connubio tra arte e nuove tecnologie. Un esempio è dato da Abstract The Garden of Interaction Play / 01, opera di muschi&licheni design network, studio multidisciplinare di Bologna che unisce interattività, video, suono e scrittura, con un aspetto analogico e una struttura tecnologico-digitale. Un’installazione artistica che ridefinisce il concetto di linearità filmica, in cui gli utenti, toccando un tavolo di legno dipinto con una vernice che conduce gli impulsi elettrici, possono decidere l’ordine delle scene, le relazioni tra le immagini e il suono: una creazione collettiva in cui i fruitori diventano co-autori attivi e non semplici spettatori. L’opera non è solo un video, ma è anche una performance che diventa multivisione, come un giardino fiorito, sempre in movimento, pieno di relazioni inaspettate. Una produzione realizzata con la collaborazione del festival di cinema “Cineramnia”. Questo allestimento è stato reso possibile grazie al sostegno di Cyanagen e al coordinamento organizzativo di Camilla Falcioni.

Nemmeno le questioni spirituali vengono trascurate da questa sorprendente edizione di SetUp, ma vengono affrontate con ironia dalla performance Che Peccato!, di Chiara Antoniazzi, Direttore e curatore di AAARTSUNNY, che  desidera fornire una visione disincantata e veritiera sulla consapevolezza relativa alle proprie azioni, giuste o sbagliate che siano. Cosa sono i peccati? Per cosa oggi si chiede perdono? Conoscere il ‘male’, permette di vivere con il dovuto rispetto il rapporto con gli altri e, con se stessi. L’esclamazione che dà il titolo al progetto, tinta dal melanconico e finto stupore che caratterizzano il nostro tempo, gioca sull’ambivalente senso di chi solamente dice ‘Oh, ma che peccato!’, restando in superficie, senza provare emozioni né preoccuparsi delle conseguenze dei propri gesti. Gli ironici biglietti, stampati da una Macchina che per l’occasione eroga indulgentiae accessibili (opere d’arte), sono cartine di Tornasole da immergere dentro l’anima.

Entrando all’interno di una Cappella suis generiis, diventa facile confessarsi attraverso una Macchina, che – evitando qualsiasi imbarazzo – ci permette di ricevere (acquistare) la nostra (im)meritata indulgentia.

Programma Culturale

Il Programma Culturale di quest’anno, 18 gli appuntamenti previsti e offerti gratuitamente ai visitatori nello spazio dell’atrio dell’Autostazione, si distingue per l’attenzione data agli strumenti di comunicazione come mezzo contemporaneo nell’ambito dell’arte visiva. La realizzazione del programma è un progetto a più mani, in collaborazione con Algoritmo Festival di Serena Achilli, blogger, curatrice e organizzatrice di eventi culturali, e Massimiliano Capo, direttore artistico del festival di cultura digitale Medioera e curatore dell’organizzazione di eventi culturali.

Per dare un’idea delle proposte abbiamo selezionato alcuni degli incontri previsti.

Ad aprire la sessione 2016 di incontri e talk sarà l’appuntamento di venerdì 29, dalle ore 17.00 alle 18.00, dal titolo Orizzontalità dell’arte. Creatività istituzionale e creatività individuale, con Fabio Cavallucci, Direttore del Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, Maria Letizia Paiato, Storica dell’arte e curatrice e Stefano W. Pasquini, artista, curatore e scrittore. Il talk, prendendo le mosse dal Forum dell’Arte Contemporanea, ideato dallo stesso Cavallucci, e svoltosi lo scorso settembre 2015 al Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, cercherà di definire i concetti di arte come patrimonio di tutti, arte democratica e i rapporti tra artista, fruitore e istituzioni.

A seguire, L’artista “aumentato”. Ricerca artistica, percezione di sé e dialogo con il pubblico ai tempi dei social media online appuntamento di venerdì 29, dalle 19.00 alle 21.00, con i relatori Filippo Lorenzin e Alessio Jacona, giornalista che si occupa di tecnologia, innovazione e nuovi media.

Sabato 30 invece, dalle ore 17.00 alle 18.00, il programma culturale prevede l’incontro  Hackerare l’arte. L’opera d’arte nell’epoca della riproducibilità tecnica e dell’accessibilità digitale, con Giovanni Boccia ArtieriAntonio Pavolini, Business Analyst, Digital Media, che si interroga sul ruolo dell’arte nell’ecosistema digitale in cui ci troviamo immersi, sul come si racconta oggi il sistema dell’arte e come e dove si esercita la creatività contemporanea.

Un viaggio da internauti tra piattaforme, nicchie, codici e linguaggi vecchi e nuovi alla scoperta di intersezioni e visioni impreviste.

il talk si inserisce anche nell’attuale dibattito sulla street art aperto proprio a Bologna.

Domenica 31, infatti, dalle ore 12.30 14.00, Elisa Sellari, Co-curatrice del Festival POP UP! E Responsabile comunicazione MAC, presenta il Festival POP UP! ARTE CONTEMPORANEA NELLO SPAZIO URBANO, insieme al documentario Zio Ziegler alla Cava di Arcevia, prodotto da Sky Arte per la serie MURO.

Un festival d’avanguardia internazionale, a cura di MAC Manifestazioni Artistiche Contemporanee che dal 2008 invita artisti di tutto il mondo a realizzare opere d’arte pubblica in luoghi d’uso quotidiano nella regione Marche, creando visioni inaspettate, bellezza e potenza evocativa. Per l’edizione POP UP! 2015, l’artista californiano Zio Ziegler ha realizzato l’opera The Nature of Resistance sugli edifici di una cava dismessa ad Arcevia ed è qui che è ambientato il terzo appuntamento di Muro, serie curata da David Diavù Vecchiato, in collaborazione con Il Fatto Quotidiano prodotta da Sky Arte HD e Level 33.

L’interazione tra arte e cibo, già ampiamente affrontata durante SetUp 2015, trova però ancora spazio in questa edizione, riuscendo a stupire nuovamente con il talk proposto da Salvatore Gelsi, che si occupa di sociologia della comunicazione nei media, in particolare nel cinema e Martina Liverani, Giornalista e scrittrice.

“Presentazione di Mangiafilm. Dizionario enciclopedico della cucina al cinema” sarà un momento dedicato a introdurre al pubblico questo particolare dizionario enciclopedico, che ben rappresenta il più ampio ed esaustivo osservatorio del “visibile”, quando si fonde con l’atto del mangiare e del bere: 700 voci, 4000 film, 25 schede-ritratti di registi, generi, attori; e inoltre, assoluta novità, vengono classificate le oltre 300 opere (film a soggetto, documentari, cortometraggi) che rimandano alla questione del cibo.

SetUp +

SetUp+, il contenitore degli eventi che si svolgono in città durante SetUp Contemporary Art Fair è  organizzato e coordinato dalla manifestazione fieristica stessa per il secondo anno. L’intento è coinvolgere la città di Bologna e tutte le realtà interessate a far vivere la propria galleria, associazione, spazio espositivo o locale con mostre e progetti, durante l’art week. Quest’anno SetUp+, si distingue per numero e spessore dei progetti espositivi, (44 in tutto) ma anche per la ricca varietà di location coinvolte, alcune davvero particolari e suggestive. Per citare qualche esempio, la Basilica di San Bartolomeo in Strada Maggiore ospiterà la personale di Filippo Porcelli, il Royal Hotel Carlton aprirà la sua hall alle fotografie di Paolo Balboni, la poliedrica Miro Gallery esporrà le opere di Veronica Montanino, le Terme di San Petronio – Antalgik accoglieranno la serie Eden Valley del fotografo Nino Migliori. E poi ristoranti, alberghi, bistrot, store e, naturalmente, spazi espositivi e gallerie d’arte. Per orientarsi in questa meravigliosa selva di iniziative artistiche in città, sul nostro sito di SetUp c’è una mappa interattiva che permette di selezionare e visualizzare quattro diverse categorie di spazi: food, gallery, store e relax.

Ristorante Il Lumachino

SetUp, quest’anno avrà il suo speciale Ristorante ispirato al libro “Il ristorante dell’amore ritrovato” di Ito Agawa che racconta la storia di Ringo, una giovane che lavora nelle cucine di un ristorante turco di Tokyo e che dopo essere rientrata a casa con l’intenzione di cucinare per il suo fidanzato, trova la casa completamente vuota.

La protagonista, tornata nella sua terra d’origine, decide di aprire, in un vecchio granaio di famiglia, un ristorante ospitando una sola coppia al giorno. Il ristorante si chiama IL LUMACHINO.

IL LUMACHINO di SetUp, è un luogo in cui si riappropria del tempo. Ci si dedica uno spazio per parlare nella convivialità della tavola. Una realtà in cui poter assaporare la cucina tipica bolognese. La tradizione che incontra la contemporaneità attraverso il matrimonio tra arte culinaria gestita da Party Ricevimenti e arte visiva realizzata dall’artista EL FOOSER, che con i suoi animali marini su carte geografiche, colossi fluttuanti ben consapevoli di quale sia la giusta direzione, darà una particolare atmosfera a questa esperienza unica.

Amore per il cibo, per l’arte, per noi stessi, per il tempo che ci dedichiamo e destiniamo agli altri. Al LUMACHINO la cucina riesce a farci essere davvero ciò che vogliamo essere.

In cucina, come in arte, non si può fingere.

PAOLO CASTELLI Vip Lounge

Una quarta edizione che si distingue soprattutto per le sue prestigiose novità e collaborazioni, come quella con la nota azienda PAOLO CASTELLI, grande nome bolognese operativo nel settore del contract, dell’arredamento e del design, che, insieme alla direzione della fiera, ha scelto di dedicare un’attenzione particolare al neonato Vip Program studiato appositamente per un selezionato numeri di grandi collezionisti italiani ed europei creando la

PAOLO CASTELLI Vip Lounge, ambiente unico, esclusivo e accogliente, che coniuga perfettamente relax e cultura incoraggiando la conversazione e la condivisione di emozioni e saperi tra artisti e pubblico, fruitori dello spazio.

La migliore qualità e il design italiano con oggetti come la sofisticata “Inspiration” e “Domodinamica” si sposeranno con l’arte di RAUL, un giovane artista pescarese che con i suoi Symbols porterà un tocco di irriverenza e libertà. All’interno della Vip Lounge ci saranno i ragazzi dell’Accademia del Bar guidati da Alessandro Romoli che preparano in esclusiva un cocktail dedicato a SetUp, “Peccati di gola”, a base di gin infuso alla cannella e pompelmo rosa.

Un progetto inedito per l’azienda che per tradizione favorisce l’interazione tra arte e artigianato e che condivide con SetUp la fiducia nei giovani talenti e la volontà di guardare al futuro, verso innovazione e nuove sfide.

Party Opening in Velostazione con Dynamo

Da sempre attenta a costruire network con le realtà presenti sul territorio, SetUp stringe un’importante partnership con Dynamo, il nuovo spazio bolognese dedicato alla mobilità sostenibile e alla cultura urbana: parcheggio bici custodito, riparazione, noleggio, corsi e formazione, accoglienza e informazioni turistiche scegliendo di festeggiare l’avvio della quarte edizione con un party aperto a tutta la città.

Dalle 23.00 di giovedì 28 gennaio nei suggestivi spazi della Velostazione, a pochi passi dall’Autostazione, si dà inizio alle danze con il SetUp Party; a tenere il ritmo le atmosfere musicali e visuali curate da Habitat, progetto dedicato al “sottobosco elettronico bolognese”: in consolle Marco Maldarella accompagnato dai visual di Andrea Masciadri e dal  DJ set curato da Alivelab.

Per i giorni dell’art week è stato pensato All Orange un cocktail speciale dedicato alla manifestazione che sarà uno dei punti di contatto tra le due entità e sarà offerto agli ospiti dell’openig di SetUp al costo di 3 € invece che 6, con un 50% di sconto.

La partnership tra le due realtà bolognesi è il primo step di una progettualità condivisa con l’obiettivo di disegnare il nuovo distretto culturale dove servizi per la mobilità e il pendolarismo convivono con nuovi modelli di socialità e di fruizione dell’arte contemporanea.

SetUp Wrapping Station

Quest’anno SetUp Contemporary Art Fair offre al pubblico di acquirenti un servizio dedicato di imballaggio delle opere acquistate.

Gli espositori avranno a disposizione un area completamente dedicata all’impacchettamento delle opere vendute. Un ulteriore servizio che mira a dare un valore aggiunto e liberare i galleristi dall’impegno di pluriball e scoth, in un momento di trattativa e di mercato molto intenso.

I media partner di questa terza edizione sono in ordine alfabetico Exibart, Il Resto del Carlino – QN e Radio Città Fujiko.

INFORMAZIONI UTILI

Inaugurazione: 28 GENNAIO ORE 20.00, SU INVITO

Date e orari:

29 E 30 GENNAIO 2016 – DALLE ORE 17.00 ALLE 01.00

31 GENNAIO 2016, DALLE ORE 12.30 ALLE 22.00

 Ingresso: € 5.00

www.setupcontemporaryart.com

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