LE MACCHINE PER SCRIVERE SBARCANO AL MUSEO FERRUCCIO LAMBORGHINI

“Poter affiancare le nostre macchine per scrivere antiche alle autovetture e ai trattori del museo
‘Ferruccio Lamborghini’, ci rende particolarmente orgogliosi. E siamo certi che questo abbinamento
contribuirà a divulgare ancora di più la conoscenza e la cultura della scrittura meccanica”. Lo afferma
Domenico Scarzello, presidente dell’associazione COMPU (Collezionisti macchine per ufficio), in
vista dell’inaugurazione della mostra “Quando la tecnologia incontra il design”.
L’esposizione, andrà avanti fino al mese di marzo 2024.


“Il tutto è nato da un mio incontro – spiega Cristiano Riciputi, coordinatore nazionale di Compu – un
paio di anni fa con Tonino Lamborghini, ideatore del museo e figlio di Ferruccio. Stavo esponendo le
mie macchine per scrivere (mps) alla Mostrascambio di Gambettola (Forlì-Cesena) e Lamborghini,
vedendole, mi ha detto che le avrebbe viste bene all’interno del suo museo in una mostra temporanea.
E così è stato: ha mantenuto la parola ed ora i visitatori del museo potranno vedere alcuni fra i pezzi di
più rari al mondo di mps”.
In tutto sono esposti 23 pezzi più alcuni tavolini da dattilografia d’epoca. Tutte le macchine fanno parte
delle collezioni di Scarzello e di Riciputi.

“I due pezzi più iconici – precisa Scarzello – sono due Sholes&Glidden. Probabilmente è la prima volta
che vengono esposte insieme due macchine per scrivere del genere. La Sholes&Glidden è stata la prima
mps costruita in serie, a partire dal 1873. Presso il museo F. Lamborghini ne esponiamo addirittura due.
Una è il primissimo modello, il cui carrello era spostato con un pedale, sulla falsariga di una macchina
per cucire. Di questa tipologia ne esistono ancora solo 9. L’altra è considerata la Sholes&Glidden più
bella grazie alle sue decorazioni dipinte e ancora in ottimo stato”.

Com.. Tonino Lamborghini_Museo Ferruccio Lamborghini_Presidente e Fondatore

Da annotare che la Sholes&Glidden adottava già la tastiera QWERTY, inventata proprio da Sholes per
la sua macchina e l’ordine delle lettere da lui predisposto nella tastiera è rimasto inalterato fino ad oggi.
Associazione Italiana Collezionisti Macchine per Ufficio d’Epoca
Corso Monviso 25 12042 Bra (Cuneo)
Ma fra le 23 mps esposte ve ne sono altre da segnalare. Ad esempio, la Olivetti M1, il primo modello
costruito dalla casa di Ivrea nel 1912. Non a caso è stato affiancato alla Carioca di Ferruccio
Lamborghini, il suo primo trattore (1948). E’ anche un omaggio a Camillo Olivetti, il fondatore, del
quale nel 2023 ricorrono i 155 anni dalla nascita e gli 80 anni dalla morte.
Oppure la italiana Taurus (1908), la macchina per scrivere più piccola al mondo con una tecnologia di
precisione, come un orologio: non a caso è stata affiancata a una vettura iconica ed esempio di
meccanica innovativa del suo periodo, la Lamborghini Diablo.
Ma altre macchine speciali sono la Crandall (1887) con intarsi in madreperla, la rarissima Boston
(1886), e la Discret (1899), macchina che permetteva di cifrare i messaggi.
“Questo connubio rafforza la nostra volontà di fare cultura – concludono gli organizzatori – e di
diffondere la storia, il design e la tecnologia che stanno dietro a pezzi storici come certe autovetture,
trattori e macchine per scrivere”.
NOTE SU COMPU
Fondata nel 1995 da una decina di appassionati, l’Associazione COMPU (Collezionisti macchine per ufficio) conta un centinaio di soci in tutta Italia, per lo più al centro nord. Molti soci, specie all’origine, erano tecnici dell’Olivetti. Oggi vi è una totale trasversalità fra i soci: i collezionisti sono appassionati che sono attratti dalle tecnologie meccaniche di fine ‘800 e del ‘900. In Italia tutti conoscono l’Olivetti, ma pochi sanno che vi sono state almeno una decina di case costruttrici, per lo più fra il 1920 e il 1950, che hanno avuto alterne fortune.
L’associazione pubblica tre numeri della propria rivista l’anno con notizie inedite, scoperte, aneddoti sul mondo delle macchine per scrivere e calcolo.
Alcuni soci sono specializzati nel calcolo meccanico e collezionano solo calcolatrici. Fra i soci da 5-6 anni a
questa parte stanno aumentando la presenza femminile e i giovani anche sotto i 30 anni. Sono soci COMPU i titolari dei più importanti musei italiani che si trovano a Bra (Cuneo), Palazzolo sull’Oglio (Brescia), Parcines (Bolzano). Presidente COMPU è Domenico Scarzello, coordinatore nazionale Cristiano Riciputi.
Compu ha potuto realizzare la mostra anche grazie al sostegno di Altro, Freshpublishers, Bra Servizi, Stilgraf.

Associazione Italiana Collezionisti Macchine per Ufficio d’Epoca
Corso Monviso 25 12042 Bra (Cuneo)

MUSEO FERRUCCIO LAMBORGHINI

S.P. Galliera n. 319 – 40050 Funo di Argelato (BO)

Tel. 051.863366

cell. 342 1801917
Fax 051.864956

Visite guidate: 051.863366

Informazioni generali: reservation@museolamborghini.com
Prenotazioni: reservation@museolamborghini.com
Per organizzare eventi al Museo: event@museolamborghini.com
Per proporre iniziative di partnership o eventi speciali: press@museolamborghini.com
Accrediti o richieste Stampa: press@museolamborghini.com