Il magico mondo della Mixology al Salone del Gusto di Torino 23-27 ottobre

2013-12-31 20.52.14L’arte del bere miscelato, questa è la Mixology, che per la prima volta sale sul palco del Salone del Gusto e Terra Madre con appuntamenti tutti da scoprire. Ingredienti principali sono il bicchiere giusto, la fabbricazione del ghiaccio, la selezione della frutta e della verdura migliori, liquori di alta qualità e un bravissimo bartender. Shakerate il tutto e otterrete un cocktail degno della migliore tradizione. A Torino, in collaborazione con Bartender.it, vi raccontiamo un mondo affascinante nato nel lontano 1850 nei saloni del Vecchio West e che ha poi attraversato la Jazz Age, il Proibizionismo e il Club de Cantineros de Cuba, superando mode e manie. A condurci i migliori esperti del settore, che sbarcano a Torino con antiche ricette e nuove frontiere del gusto.   Per farci venire l’acquolina in bocca, Tommaso Cecca, headmixologist del Cafè Trussardi di Milano, ci anticipa alcuni dettagli del suo Laboratorio del Gusto Dieci anni di fashion cocktail: «Vorrei riproporre il Beer Americano, creato con una base di campari vermouth e una crema di birra. Questo drink rappresenta quello che ho cercato di fare in questi anni, cioè creare un cocktail accattivante dal punto di vista estetico, ma semplice e sicuramente gustoso! Per poi far capire come lavoriamo al locale, serviremo un liquore fatto da noi e daremo la possibilità ai partecipanti di assaggiare un distillato vintage della mia collezione. Il tutto, ovviamente, in una cornice tematica particolare: musiche giuste, abiti giusti, atmosfera giusta». Preparate lo smoking e prenotate questa degustazione a 360 gradi, coinvolgente e spettacolare.   Tutti lo vogliono, tutti lo cercano: è il gin, entrato nella storia dei cocktail grazie alla tendenza più in voga negli ultimi anni: il Gyn&Tonic, presentato da Michele Di Carlo, presidente del Classic Cocktail Club, che ci svela segreti e incredibili abbinamenti in Storie di gin.   Dom Costa, bartender di fama mondiale, ci propone invece un viaggio ne La storia del cocktail, raccontandoci i retroscena che hanno portato alla mixologia moderna: «Partiremo dalla metà del 1800 e scopriremo le tendenze statunitensi che hanno animato gli anni del proibizionismo e del post-proibizionismo, periodo che ha dato una grande svolta al mondo della mixology. Parleremo poi degli anni ’40, ’50 e dei cocktail che li hanno caratterizzati, per poi passare agli anni ’90. È infatti in quel periodo che assistiamo al vero boom partito da Londra. Città senza una vera tradizione del bere miscelato, ha saputo aprirsi a nuovi orizzonti senza preconcetti, sviluppando idee fresche e nuove che ne hanno fatto la capitale mondiale del cocktail. Da qui è partito il business che ha contagiato gli Stati Uniti e il resto del mondo».